65ª Trento Bondone  

Speed Motor in evidenza anche alla Trento Bondone con Macario e Bottura

Non è arrivato il trofeo per scuderie, come avvenuto la domenica precedente ad Ascoli Piceno, ma rimane pur sempre una domenica con il bilancio positivo per la Speed Motor di Gubbio alla 65esima edizione della cronoscalata automobilistica Trento-Bondone, prova di campionato sia italiano che europeo di velocità in montagna e da sempre considerata la salita per eccellenza, vuoi per i 17 chilometri e 300 metri che ne fanno il tracciato più lungo in assoluto, vuoi per le numerose curve e tornanti che mettono alla prova l’abilità al volante.
Ufficio stampa 5 Luglio 2015

TRENTO – Assente Michele Fattorini con l’Osella Pa2000, che ha preferito saltare il viaggio in Trentino per effetto di un regolamento che impone gli scarti, il prim’attore di turno è stato Paride Macario sull’Osella Fa30 Zytek preparata a puntino dal Team Faggioli, che ha colto un brillante quinto posto assoluto, piazzamento fatto registrare peraltro anche nel corso dell’unica sessione di prove ufficiali disputate (perché la seconda di sabato è stata sospesa a causa del maltempo prima che partissero le ultime vetture) e con la differenza che in gara c’era anche Domenico Scola, quindi il 26enne bresciano per mantenere la stessa posizione ha sopravanzato uno dei beniamini del posto, Matteo Moratelli. Davvero eccellente, considerando che si trattava soltanto della seconda gara (e che gara!) con questa vettura, il tempo impiegato da Macario: 10’00”60.

Adolfo Bottura Osella Fa 30 Sc. Speed Motor n. 7
Adolfo Bottura Osella Fa 30 Sc. Speed Motor n. 7

Per una inezia, insomma, non è riuscito a scendere sotto il tetto dei 10 minuti nella circostanza in cui il pluricampione Simone Faggioli su Norma M20 Fc ha ritoccato il record a 9’10”68, distanziando di quasi 39” il cosentino Domenico Scola su Osella Pa2000, secondo classificato. Al terzo posto Christian Merli, trentino di Fiavè, su Osella Fa30 Evo e al quarto il veronese Federico Liber su Gloria C8P Evo. Per Paride Macario, che ha preceduto nell’ordine i trentini Diego Degasperi su Lola B99/50 e Matteo Moratelli su Osella Pa2000, anche il terzo posto nel gruppo E2M e il secondo nella classe 3000 dietro Merli. “Ci sarebbe voluta la salita in più del sabato per scendere sotto i 10 minuti – ha commentato ancora a caldo il “driver” di Pian Camuno – ma rimane pur sempre il fatto che rispetto alla prima prova sono riuscito a togliere 22 secondi. Debbo quindi dare atto al Team Faggioli che ha svolto un lavoro egregio e a Simone, che mi ha dato una mano”. Il Bondone, ovvero il test più indicato per collaudare l’intesa con l’Osella subito dopo l’esordio ad Ascoli Piceno? “Diciamo che io e la macchina stiamo cominciando a “capirci” sempre più. Grazie a qualche modifica apportata, la vettura era a posto, per cui l’aver affrontato per la seconda volta il Bondone con un’Osella alla seconda gara ed essermi classificato quinto assoluto mi rende molto soddisfatto”. Il trio trentino Merli-Degasperi-Moratelli consegna il trofeo per scuderie alla Vimotorsport, ma hanno i loro buoni motivi per sorridere anche gli altri due portacolori della Speed Motor che correvano in casa: il campione italiano in carica della E2M, Adolfo Bottura, si è piazzato nono assoluto con l’Osella Fa30 Zytek e anche Giancarlo Graziosi su Tatuus Formula Master ha colto il terzo posto nella classe 2000 della E2M, preceduto da Karim Sartori su Tatuus Formula Renault e dallo svizzero Christophe Weber su Dallara F302-04. Prossimo appuntamento con il tricolore della montagna il 18 e il 19 luglio a Rieti per l’altra lunga crono italiana, quella che conduce al Terminillo.