46ª Cronoscalata della Castellana  

Speed Motor “Asso pigliatutto” alla 46ª Cronoscalata della Castellana di Orvieto

VITTORIA ASSOLUTA DI MICHELE FATTORINI E TERZO POSTO DI GIANNI URBANI, CON BEN OTTO PILOTI NELLA TOP TEN. I RISULTATI DELLE VETTURE SPORT
Claudio Roselli 22 Ottobre 2018

ORVIETO – Coppa per scuderie e un singolare primato per la Speed Motor nella 46esima edizione della Cronoscalata della Castellana di Orvieto, prova valevole per il trofeo italiano di velocità in montagna, zone nord e sud: ben 8 suoi piloti nella “top ten” di quella che, assieme al trofeo “Luigi Fagioli” di Gubbio, è l’altra gara di casa. Sugli scudi Michele Fattorini, vincitore assoluto, poi un ottimo Gianni Urbani terzo e, nel bilancio finale, tre successi a livello di gruppo e cinque per ciò che concerne le classi. Unica punta di amarezza: la rottura meccanica che ha messo fuori gioco l’Osella Pa 2000 di Sergio Farris, terzo al termine di gara 1 con il tempo di 3’02”27. Obiettivo puntato, in questo comunicato, sulle vetture sport. Dicevamo sopra dell’impresa di Michele Fattorini: il 28enne beniamino di casa (vive a Porano, lo ricordiamo) appone il suo terzo sigillo personale nelle ultime quattro edizioni della Castellana, anche se ha trovato in Stefano Di Fulvio un tenace avversario. A dare ragione all’Osella Fa 30 Zytek di Fattorini è stata alla fine la somma dei tempi sui 6190 metri del tracciato umbro, ma già in gara 1 il portacolori della Speed Motor – salito in 2’49”13 – aveva accumulato una cospicua dote di 5”64 nei confronti dell’abruzzese e quindi ha potuto permettersi di allentare un tantino il piede in gara 2 (2’51”43, superiore di 2”30), nella quale la Lola B99/50 di Stefano Di Fulvio è stata più veloce di 1”22, fermando il cronometro a 2’50”21.

Franco Manzoni

Nel computo totale, quindi, Fattorini è primo in 5’40”56, con un vantaggio di 4”42. “In gara 2 sono salito più “tranquillo”, pensando ad amministrare il margine accumulato al mattino – ha commentato Fattorini – ma la vettura ha sempre risposto al meglio ed era la prima volta che guidavo con le gomme Pirelli”. Che effetto fa vincere davanti al pubblico di casa? “E’ una bella soddisfazione, perché ovviamente si trratta di una gara che senti in maniera particolare; mentre correvo gara 2, speravo di arrivare presto per il timore che accadesse l’ennesimo imprevisto”. Su chiude quindi al meglio una stagione senza dubbio non favorevole. “Direi nera; anzi, di più”. Per Fattorini è il quinto successo in carriera: ai tre di Orvieto, si aggiungono quelli di Verzegnis e Popoli negli anni passati”. Oltre a quella in negativo di Farris, c’è stata nel pomeriggio anche una sorpresa in positivo grazie a Gianni Urbani, capace di migliorare la prestazione di 3”36 (3’09”55 e poi 3’06”19) e di conquistare il terzo posto assoluto, nonché il primo in CN, al volante dell’Osella Pa 21/S Honda. La qualità del pilota di Gubbio è venuta dunque a galla, al punto tale da operare un salto in graduatoria di ben quattro posizioni. Appena fuori dal podio il ravennate Franco Manzoni, che è finalmente riuscito a debuttare con l’Osella Pa 21/S Evo nel gruppo E2-SC dopo tanti mesi di attesa e il responso è stato straordinario: 3’08”47 nella prima salita e 3’08”25 nella seconda. Massima regolarità, quindi, che non ha significato per lui il podio (alle luce del ritiro di Farris) solo perché si è imbattuto in un grande Urbani. C’è però una grande soddisfazione anche per Manzoni: il trionfo in E2-SC. “L’auto ha risposto benissimo e di questo non posso che essere contento”, ha dichiarato in maniera telegrafica Manzoni. Alle sue spalle – e quindi al quinto posto nella classifica assoluta – il bravo Damiano Manni su F3 Mygale M09, che con i tempi di 3’09”07 e di 3’10”24 si garantisce anche la terza piazza in E2-SS e la vittoria nella classe 2000, precedendo Franco Bertò, alla sua prima gara in Italia dell’annata.

Franco Bertò

Un buon test per la Tatuus Formula Abarth F 010 del veronese, che ha coperto l’impegnativo tracciato in 3’17” netti e in 3’16”64, chiudendo settimo e secondo nella classe 2000. Ed è Speed Motor in esclusiva fino alla decima posizione: ottavo Adolfo Bottura su Ligier Js 51 in 3’17”71 e 3’16”80, con il trentino secondo sia in gruppo CN dietro Urbani, sia in classe 2000; nono il giovane orvietano Filippo Ferretti, che ha beneficiato del ritiro in gara 2 di Francesco Ferragina per andare a vincere la classe 1400 del gruppo E2-SC con la sua Radical Sr4 (3’17”36 e 3’17”84, tempi praticamente in fotocopia) e decimo Marco Sbrollini su Lancia Delta Evo, del quale parleremo nel comunicato riservato alle turismo. Piazzamenti da podio, infine, anche per Romano Fortunati con l’Osella Pa 21 Jrb, secondo di classe nella 1400 del gruppo E2-SC con i tempi di 3’22”02 e di 3’18”46 (sensibile miglioramento del tuderte in gara 2) e per Luca Bazzucchi su Formula Renault, terzo nella classe 2000 della E2-SS con due performance molto vicine: 3’20”13 e 3’20”46. Altro dato statistico significativo per la Speed Motor: dal 2015, i suoi piloti firmano l’albo d’oro della Castellana; con la tripletta di Fattorini, c’è l’impresa di Denny Zardo datata 2016. “Mi dispiace soltanto per Farris, che avrebbe meritato il podio per come aveva corso al mattino – ha concluso il presidente della Speed Motor, Tiziano Brunettima per il resto la nostra scuderia ha davvero dominato la scena. Non è cosa di tutti i giorni occupare 8 dei primi 10 posti assoluti e ottenere comunque un piazzamento di classe, per cui non avrei potuto chiedere di più. Mi complimento pertanto con i singoli piloti, dei quali vado orgoglioso”.     

Marco Sbrollini

Per quanto riguarda le vetture turismo, un eccezionale Marco Sbrollini si aggiudica il gruppo E1 Italia. Non solo: la Lancia Delta Evo del marchigiano della Speed Motor si classifica al decimo posto assoluto ed è anche la “regina” fra le vetture turismo con due prestazioni di rilievo sui 6190 metri del tracciato: 3’19”65 in gara 1 e 3’20”23 in gara 2. “Fosse andata così anche nelle salite di campionato! Però è stato un modo per chiudere bene la stagione – ha commentato Sbrollini – ed era importante riprendere fiducia nella vettura, che è andata molto bene, anche se ho accusato un minimo di sottosterzo. Forse sarebbe stato meglio montare pneumatici più morbidi, viste le temperature abbastanza basse. Sono comunque soddisfatto e mi sono divertito in un percorso molto tecnico; per ciò che riguarda il risultato, non ho assolutamente sottovalutato Daniele Pelorosso, pilota molto forte che peraltro conosce bene questo tracciato”. Ed ecco i risultati degli altri portacolori della Speed Motor che hanno partecipato alla Castellana con le vetture turismo. Ha perso il podio finale di raggruppamento la nuova Renault Clio Proto di Luca Giovannoni, uno dei tanti piloti locali in gara: terzo al termine della salita del mattino in 3’40”79, Giovannoni ha alzato il tempo di oltre 2 secondi e mezzo in quella del pomeriggio, finendo alle spalle della Honda Civic di Gabrydriver nel computo cronometrico complessivo. Rimane comunque un buon secondo posto nella classe 2000, alle spalle dell’altro orvietano Daniele Pelorosso, anche lui su Renault Clio Proto preparata da Kedda. Chi invece una posizione l’ha riguadagnata in gara 2 è stato Paolo Biccheri su Renault Clio Cup nella Racing Start Plus: l’eugubino era quinto di gruppo (e quarto nella classe 2.0) in 3’47”34, ma poi è stato artefice di una performance di rilievo, abbassando il tempo di quasi 3 secondi (3’44”38), il che gli ha permesso di superare Gianluca Grossi e di classificarsi quarto nella Plus e terzo nella 2.0. Sul podio di classe, in Racing Start, anche Mario Tacchini e Luca Ciuco, rispettivamente secondo e terzo nella 1.6 turbo con le loro Mini Cooper: 4’07”19 e 4’03”03 (un miglioramento di oltre 4 secondi) i tempi del bergamasco, impegnato nel Tivm; 4’07”88 e 4’06”83 quelli dell’orvietano, esordiente assoluto in una competizione automobilistica in salita.