Sfuma il TIVM per Paolo Biccheri, terzo di gruppo e secondo di classe a Cividale
CIVIDALE DEL FRIULI – Un terzo posto di gruppo e secondo di classe alla 38esima edizione della cronoscalata Cividale-Castelmonte: risultato senza dubbio eccellente, ma non sufficiente per Paolo Biccheri della scuderia Speed Motor di Gubbio. Il trofeo italiano di velocità in montagna – zona nord, nella Racing Start Plus, va infatti ad appannaggio del pescarese Roberto Chiavaroli con la Honda Civic Type, per cui il pilota eugubino deve accontentarsi di una onorevole piazza d’onore con la sua Renault New Clio Rs. Sul difficile tracciato friulano di 7 chilometri e 400 metri, caratterizzati da chicane e anche da leggeri tratti in discesa, raggruppamento e classe Rs4 hanno avuto un dominatore incontrastato: Francesco Laffranchi su Renault Clio Cup, che in gara 2 è riuscito persino ad abbattere il muro dei 4 minuti e a chiudere in testa con il tempo complessivo di 8’02”40, precedendo di 9”05 la Mini Cooper S di Massimo Fiabane, mentre Biccheri è terzo in entrambe le salite con 4’11”58” nella prima e 4’12”33 nella seconda, per un totale di 8’23”91.
“Che l’impresa non fosse facile, per effetto anche della presenza di Laffranchi – ha commentato Biccheri – lo sapevo fin dall’inizio: mettiamoci poi il fatto che finora non mi ero mai cimentato su questo tracciato, che occorre conoscere alla perfezione perché il rischio di andare a sbattere è elevato. In gara 1 ho comunque osato, nonostante la leggera pioggia, mentre in gara 2, con l’asfalto asciutto ma con le stesse gomme che sembravano letteralmente incollate a terra, mi è divenuto impossibile farlo. Prova ne sia che ho peggiorato la prestazione, nonostante un bilancio della gara più che positivo. Credo che in condizioni ottimali – e con una conoscenza migliore del tracciato – avrei potuto stare intorno ai 4’03”. Il piazzamento è buono, anche se il trofeo va ad appannaggio di Chiavaroli”. Qualche rimpianto? “Le gare che mi mancano e l’imprevisto di Ascoli Piceno: per il resto, ho una vittoria a Orvieto, un secondo posto a Gubbio e un terzo allo Spino”.