46ª Alpe del Nevegal  

Primi punti nel CIVM, sul Nevegal, per Michele Mancin

Il rientro del pilota di Rivà, nella massima serie per la velocità in salita, va in archivio con un buon secondo posto, in classe GT Cup, sulla Ferrari 458 Evo di Gaetani Racing.
Ufficio Stampa 11 Agosto 2020

Rivà (RO) – Si chiude con un buon secondo posto, in classe GT Cup, il ritorno di Michele Mancin nella massima serie tricolore dedicata alla velocità in salita.

Alla Cronoscalata Alpe del Nevegal, primo atto del Campionato Italiano Velocità Montagna, andata in scena nel recente weekend, il pilota di Rivà ha ripreso confidenza con la Ferrari 458 Evo, iscritta e messa a disposizione da Gaetani Racing, concludendo alle spalle di un Artuso che, nel confronto diretto con il polesano, ha fatto emergere tutto il divario di esperienza.

Due soltanto i partenti nella classe GT Cup, con un Mancin che sorprendeva, andando a staccare il miglior tempo, seppur per quarantotto centesimi, sulla prima tornata di prove ufficiali.

Il secondo passaggio vedeva la riscossa di Artuso ma il portacolori della scuderia patavina, in costante progressione, riusciva comunque a migliorare il proprio parziale di quasi sei secondi.

“Questa Alpe del Nevegal era davvero molto attesa” – racconta Mancin – “perchè c’era tanta voglia di correre, dopo il lockdown, ed i quasi duecento partenti credo ne siano un’ampia conferma. Il vivere la gara senza pubblico è stato abbastanza triste, a livello emotivo. Avevamo già partecipato tante volte a questa salita ma sempre con vetture a trazione anteriore. Grazie all’esperienza di Luca Gaetani siamo riusciti a trovare il giusto setup per la nostra Ferrari 458 Evo. Ho dovuto modificare il mio stile di guida ma il risultato delle prove è stato molto positivo. Artuso, unico nostro rivale al via ma anche ottimo termine di paragone, ha un’esperienza molto più importante della mia, su questa vettura, quindi non possiamo che essere molto soddisfatti.”

La crescita di Mancin si consolidava al termine di gara 1 dove il pilota della rossa di Maranello migliorava il proprio passo di altri quattro secondi, ben dieci dal primo passaggio delle prove ufficiali, chiudendo alle spalle di Artuso con un divario di poco più di un secondo.

“Dopo delle prove così positive sapevamo di poter fare bene in gara 1” – sottolinea Mancin – “ed infatti così è stato. Prendere un distacco di appena un secondo dal nostro diretto rivale, Artuso, era per noi motivo di orgoglio perchè confermava i miglioramenti fatti alla guida della Ferrari 458 Evo. Il lavoro svolto assieme a Gaetani Racing ci faceva capire che eravamo sulla giusta strada. Un risultato sicuramente positivo che ci dava ulteriore carica per tentare di insidiare Artuso sulla seconda manche. Ci sentivamo pronti per iniziare questa bella sfida.”

La presenza di olio e sporco sul tracciato in gara 2, causato da svariati incidenti dei concorrenti che precedevano, vedeva un Mancin conservativo, sul tratto più delicato del tracciato, che abbandonava i propri sogni di gloria, evitando rischi inutili che potevano rovinare la trasferta.

“In allineamento” – conclude Mancin – “dopo aver atteso per un sacco di tempo ci è stata comunicata la presenza di olio sul tracciato. Ho cercato di spingere prima e dopo la esse incriminata ma, in quel tratto, ho alzato leggermente il piede e mi sono tenuto il secondo posto.”