Prima vittoria stagionale per Karim Sartori
Prima vittoria stagionale per Karim Sartori, da quest’anno tornato al karting nella categoria Kzn, con telaio Vemme e motore Kz10C preparato da Daldosso. È stata un’autentica impresa, quella del veronese della Speed Motor, nella gara 2 disputata domenica 21 luglio all’Adria Raceway karting (pista sulla quale non aveva mai corso), dopo i problemi in gara 1. Nelle prove ufficiali del sabato, era stata apportata qualche regolazione a telaio e motore per cercare di migliorare le performance sul percorso. In qualifica, Sartori non era riuscito a mettere insieme i tre settori migliori, però aveva pur sempre guadagnato la seconda posizione. In prefinale era partito bene, riuscendo a mantenere la piazza d’onore; il problema è che alla terza curva si è rotto l’assale e lui è finito in testacoda, scontrandosi con un altro concorrente. Il kart ha subito diversi danni a cuscinetti, corona, catena, sterzo, carene e appunto assale. Il grande sforzo compiuto dai meccanici ha permesso di sistemare il mezzo per l’inizio della finale. In gara 2, Sartori è costretto a partire dall’ultima posizione (a causa ovviamente dell’incidente in gara 1) e scatta molto bene, tanto che nel corso del primo giro supera un grappolo di avversari e a quello successivo opera il sorpasso che significa testa della corsa. Da quel momento in poi, prova ad allungare guadagnando qualche metro e comunque conservando la leadership fino alla bandiera a scacchi. “E’ stata davvero dura – ha commentato Sartori – vuoi perché ero all’esordio in quel di Adria, vuoi perché la prefinale non era andata bene, ma ci siamo brillantemente riscattati in finale. Debbo veramente ringraziare i meccanici per quanto hanno fatto in questo week-end: senza di loro non ce l’avrei fatta; e poi: i motoristi Paolo Scappini ed Ermanno Lanza che hanno lavorato al top; Lorenzo Mandarino e Simone Bais di Bs Motorsport per la messa a punto e per aver rimesso in sesto il kart dopo l’incidente in prefinale. E ovviamente, un “grazie” anche agli sponsor, a mio padre e alla scuderia Speed Motor”.