O’Play deve accontentarsi di una poltrona per due
Era lecito immaginarsi diverso il finale di stagione, ma c’è sempre una logica nelle cose. Antonino Migliuolo, al volante della Mitsubishi Lancer Evo IX targata Phoenix Racing Team, si è battuto come ha potuto sul ring della 41ª Buzetski Dani, ultima cronoscalata del Campionato Europeo Montagna 2022, non a posto fisicamente e con il suo rivale sempre gommato di nuovo.
Ma guai a cercare scuse: “Io non ci penso proprio, è andata così e basta”. Il secondo posto in Croazia alle spalle di Igor Stefanovski è valso comunque la conquista del titolo di Gruppo 3 in coabitazione con il driver macedone, anche se è sfumata la residua speranza di riagguantare la corona di Categoria 1, quella riservata alla “closed cars”. Onore al montenegrino Vasilije Jaksic, nuovo campione europeo, che non ha mancato la vittoria di Gruppo 4, e bravo anche l’austriaco Karl Schagerl, primo nel Gruppo 1, e vice campione assieme proprio a Migliuolo e Stefanovski, pari nel punteggio finale. “Ho sbagliato almeno un paio di curve perdendo velocità, stressando freni e pneumatici già logori”. Dettaglio che è giusto rimarcare, dato che il rivale diretto ha una dotazione sempre di prim’ordine. “Forse la tensione per il risultato mi ha giocato un brutto scherzo, ho guidato poco lucido, sui tempi di quando correvo in Gruppo N e questo dice tutto”.
Delusione mista ad amarezza, come se un secondo posto a Buzet ottenuto sotto antidolorifici non sia in ogni caso apprezzabile. Ma O’Play ha sperato fino all’ultimo di ottenere il suo secondo sigillo continentale, evitando di rimuginare sulle volte che la Mitsu ha corso non al meglio della forma. Oggi però è lunedì, si volta pagina. Nuovi traguardi daranno nuova carica.