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Il giorno di Armageddon..

Il 30 marzo sarà una data che rivoluzionerà il mondo dell'automobilismo italiano
Max Lo Verde 23 Marzo 2008

Non è che se ne parli molto.. ma il 30 marzo del 2008 rischia di diventare una data “storica”. In programma c’è infatti il primo appuntamento del Campionato Siciliano Uisp. Non più di una settimana fa ho sentito affermazioni intrise di sprezzante presunzione del tipo “tanto non si farà mai”.
E’ evidente infatti che questo nascente campionato sta infastidendo molti, se è vero che, a fronte si una “denuncia” fatta alla Csai, la federazione stessa si è preoccupata di segnalare il 7 marzo alla questura di Catania che erano in programma delle “gare non autorizzate”. Dopo gli opportuni controlli, la risposta del questore di Catania, inviata per conoscenza alla Provincia di Catania, al comune di Giarre, alla prefettura di Catania ed alla compagnia dei carabinieri di Giarre, ha l’effetto di una bomba. In una estrema, brutale sintesi, il questore ha risposto picche alla Csai, con tanto di citazioni del nuovo codice della strada. In aggiunta, il questore ha precisato che, in base ad una citata circolare del Ministero dell’Interno “nessun potere di diretta attivazione nei confronti delle Autorità di Pubblica Sicurezza ovvero delle Forze di Polizia, finalizzato alla repressione di manifestazioni motoristiche – ipotesi che più volte si è dovuto ultimamente registrare – è riconoscibile alla Commissione Sportiva “Federazione Sportiva Automobilistica Italiana – CSAI”. Amen.
Via libera dunque al Campionato Siciliano Uisp organizzato dalla Salerno Corse, una vittoria dall’enorme peso politico. Dopo le famose sentenze del Tar relative all’inadeguata struttura della federazione, anche la “certificazione” che la Csai non può certo avere l’esclusiva dell’organizzazione delle gare automobilistiche.
Che succederà dunque il 30 marzo? La gara dedicata alla memoria dell’amico Turi Tobia rischia di avere una risonanza senza precedenti. Esiste infatti ancora l’incognita della reazione della Csai nei confronti dei propri licenziati che dovessero partecipare a manifestazioni organizzate da altre federazioni. Su questa ipotesi si giocherà lo scontro finale tra i due “schieramenti”. Il giorno di Armageddon..
La Uisp è infatti pronta a tutelare in ogni sede i propri iscritti e la Csai, oltre a non aver certo bisogno di una eventuale ulteriore condanna, accetterà di perdere centinaia di licenziati? La Sicilia è un “serbatoio” unico in Italia, con un numero record di praticanti, per questo qui la “partita” assume un valore strategico unico. Se consideriamo anche il preoccupante calo di iscritti nelle prime gare della stagione questo “scontro” non conviene a nessuno. La speranza è che a beneficiare di questa concorrenza siano i piloti, al momento attratti dalla maggiore semplicità regolamentare delle manifestazioni Uisp, un segnale che alla Csai non possono certo sottovalutare.
Alla prossima!