È di Diego Degasperi la firma in calce alla Levico Vetriolo Panarotta del rilancio
Il 14 maggio 2023 è un giorno che Diego Degasperi non dimenticherà facilmente. Oggi ha infatti centrato due obiettivi, vincere la 21ª «Levico Vetriolo Panarotta – Trofeo Francesco Pera» e condurre in porto con successo il rilancio di una competizione che era stata archiviata nel 2003 e che ora sembra destinata a scrivere nuove pagine importanti della storia dell’automobilismo sportivo trentino. Per l’apprezzamento unanime raccolto dai concorrenti, per l’elevato numero di iscritti, fra il resto penalizzato dalla concomitanza con una gara del Civm, per la qualità di un tracciato che nei prossimi mesi verrà reso sempre più sicuro.
Il meteo ha provato a rovinare la festa al comitato organizzatore, che fa capo alla neonata Trentino Motorsport e, almeno per questa edizione, alla Scuderia Trentina, ma non ci è riuscita né ieri né oggi, dato che quando le vetture hanno gareggiato le precipitazioni sono state sempre modeste.
La prima manche si è svolta su asfalto perfettamente asciutto, la seconda sul bagnato, ma sempre ad armi pari fra i piloti. Diego Degasperi, su Osella FA30 Gea Zytek, ha messo in cassaforte la vittoria in quella iniziale, quando ha potuto sfruttare la potenza del proprio motore, grazie al tempo di 3’43”29, che gli ha consentito di allontanare a oltre 13 secondi il veronese Federico Liber su Wolf GB08 F1 Mistral e a 16 e mezzo Filippo Golin su Osella PA21 Jrb. Sotto la pioggia, un paio di ore dopo, ha così potuto gestire questo margine, evitando di correre eccessivi rischi, ma ci è mancato davvero poco che i due scatenati inseguitori non riuscissero a piazzare il colpaccio, visto che nella seconda manche Liber è salito in 4’21”00 e Golin in 4’27”50, mentre il capoclassifica ha chiuso in 4’31”09. Il risultato finale è l’8’14”38 di Degasperi, a 3 secondi da Liber e 13 da Golin.
Quarto assoluto lo scatenato Antonino Migliuolo (O’Play), per l’occasione in gara con una Wolf GB08 Thunder, quinto nella prima manche e quarto nella seconda, grazie ad un complessivo 8’42”37, seguito nella top ten da Nicola Grazioli su Formula Gloria C8P in 8’51”32, dallo scatenato Dario Baruchelli su Ferrari 488 Challenge (sesto), da Gino Pedrotti su Renault Tatuus (settimo), da Alessandro Zanolli e Tiziano Nones (ottavo e nono) su Skoda Fabia R5, da Michele Ghirardo su Lotus Exige Cup 260 (decimo).
In merito ai gruppi, fra i CN si è imposto Daniele Filippetti su Ligier Honda Js 51 con 5 secondi di vantaggio su Thomas Pedrini, che sta prendendo confidenza con la stessa vettura, dopo aver abbandonato la fida Radical di tante battaglie. Terzo Giancarlo Graziosi su Osella PA21. Nel gruppo RsCup vittoria di Sebastian Dallapiccola su Renault Clio Sport, davanti a Luca Tomaselli su Alfa Romeo 147 GTA Cup e a Michele Moretto su Renault Clio Cup. Nel gruppo RsPlus festeggia Ivano Cenedese su Renault Clio RS, precedendo Helmut Winkler su Renault Clio Cup e Alessandro Giovanelli su Renault Clio RS Cup. Nel gruppo RS ha primeggiato Marco Cappello su Honda Civic EK4, nel gruppo A-S Tobia Zarpellon su Bmw M3 E36, figlio del mitico Giuseppe, nel gruppo N-S fa festa Gabriella Pedroni su Mitsubishi Lancer Evo IX, che ha staccato di 20 secondi Carmelo Fusaro su Honda Civic Type R e di 27 Alessandro Agosti su Honda Civic Type R Ep3.
Per quanto concerne le vetture storiche, acuto del trentino Maurizio Visintainer su Bmw M3, che ha coperto il percorso per due volte con il tempo totale di 9’18”92. Con un distacco di 36 secondi (9’54”87) è salito sul secondo gradino del virtuale podio assoluto il vicentino Umberto Pizzato su Porsche 911 Rs, e sul terzo un altro vicentino, Giampaolo Basso su Porsche Carrera Rs (9’58”08).
Per quanto riguarda le classi, Visintainer si è aggiudicato il successo nella quarta, Pizzato nella seconda, mentre la prima ha visto primeggiare Valter Canzian su Ford Consul Cortina Lotus e la terza Erwin Morandell su Fiat X1/9.
La soddisfazione più grande, alla fine, è però quella degli organizzatori, quindi dello staff di Trentino Motorsport, che oltre a Diego Degasperi annovera Fulvio Bolfelli, Silvia Pintarelli e Paolo Bannò. Indispensabile la collaborazione dei comuni di Levico Terme e Vignola Falesina, di Provincia e Regione, che hanno investito risorse cruciali nel rilancio di questa gara.
Hanno detto
Diego Degasperi (vincitore): «Quella del 14 maggio 2023 diventa una data dal valore straordinario per me e spero anche per i partecipanti alla 21ª edizione della Levico Vetriolo Panarotta. Essere riuscito a riportare in vita la gara, con il Trofeo Francesco Pera, e riuscire addirittura a vincere è qualcosa di straordinario. Potrebbe sembrare che mi sia cucito appositamente addosso questa situazione, ma non è stato così, perché Federico Liber e Filippo Golin mi hanno dato filo da torcere. Il successo è giunto soprattutto grazie ad una prima manche sull’asciutto, nella quale sono stato capace di infliggere un distacco importante agli avversari. Nella seconda, invece, ho cercato di amministrare nel migliore dei modi, anche perché non amo guidare sull’asfalto bagnato. Prima del via della seconda manche ero preoccupato, ma è andata bene.
Dal punto di vista organizzativo è stato un grande successo. Sono al settimo cielo e devo ringraziare di cuore tutto lo staff e chi ha collaborato, partendo da Silvia, Paolo, Fulvio, la Scuderia Trentina e le amministrazioni comunali di Levico e di Vignola Falesina. Aver portato in gara 170 piloti ed aver da loro ricevuto dei feedback positivi è di grande stimolo per riproporre questo appuntamento. A motori spenti posso garantiere che l’anno prossimo mi concentrerò esclusivamente sull’organizzazione. Troppi i dettagli da seguire».
Federico Liber (secondo classificato): «Sono soddisfatto sia per il miglior tempo nella seconda manche, sia per la piazza d’onore nella classifica finale. Come era prevedibile, sull’asciutto nella prima manche Degasperi ha realizzato un tempone, con una macchina più potente e una gomma nuova. Tredici secondi sono davvero tanti, anche perché ho compiuto un paio di errori ed ho montato una gomma troppo morbida. Nella seconda, sull’umido, ho dato il tutto per tutto e devo ammettere che non mi aspettavo di trovare grip anche in queste condizioni. La macchina è andata benissimo ed ho guidato bene, senza timori, recuperando parecchi secondi, ma non sufficienti a spodestare Degasperi dal gradino più alto. Il percorso? Fantastico, devo fare i complimenti agli organizzatori, perché non è facile organizzare una gara, curando tutti i particolari, trasferimento compreso. Si vede che dietro c’era un pilota come Diego, che conosce le esigenze di noi piloti».