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Cividale-Castelmonte, edizione da incorniciare. Intanto Red White pensa già alla gara del 2024

Tanto pubblico lungo i tornanti e prove di alto livello tecnico: il bilancio è più che positivo. Era la prima cronoscalata senza Mauro Zamparutti. L’organizzazione supera l’esame. Tra gli obiettivi per l’anno prossimo confermare le validità del trofeo sloveno e austriaco
Alberto Bertolotto 2 Ottobre 2023

Un’edizione da incorniciare. Per l’ottimo contenuto tecnico delle gare, ma anche per la grande presenza di pubblico lungo i tornanti che portano al santuario. Si è chiuso con un bilancio più che positivo il 46esimo “ciak” della Cividale-Castelmonte, cronoscalata valevole per il Trofeo Italiano Velocità Montagna (TIVM) zona Nord a coefficiente 1,5, per il Trofeo nazionale auto storiche, per il campionato nazionale Austriaco e Sloveno nonché per il campionato del Friuli Venezia Giulia.

Un successo non scontato, quello della prova riservata ad auto moderne e storiche, in quanto la manifestazione del 2023 era la prima senza Mauro Zamparutti, presidente della scuderia Red White, team a capo dell’organizzazione e scomparso prematuramente pochi mesi fa. La sua famiglia, vale a dire la moglie Daniela e i figli Alessandro e Sarah, assieme a Red White, hanno raccolto brillantemente la sua eredità, portando a Cividale 210 vetture in tutto (146 moderne e 64 storiche) e regalando agli appassionati presenti lungo il percorso un bello spettacolo. “Certamente le belle giornate di sole ci hanno aiutato – ha riconosciuto Alessandro Zamparutti – ma devo dire che il pubblico ha risposto presente alla grande sia sabato, nella giornata dedicata alle prove, sia domenica, nella giornata di gara. Il contenuto tecnico della cronoscalata è stato di alto livello, abbiamo avuto tanti equipaggi provenienti da Slovenia e Austria. Siamo soddisfatti: abbiamo valorizzato il grande lavoro fatto da papà”.

A Cividale è arrivato e ha vinto tra le auto moderne Christian Merli, pluri-campione europeo, che a Castelmonte ha centrato su Osella Fa30 il sua 14esimo successo stagionale. “La presenza di un pilota del suo calibro ci ha onorato” – ha detto a riguardo Alessandro Zamparutti. Tra le vetture storiche il miglior tempo l’ha firmato il portacolori di Red White e cividalese doc Rino Muradore (Ford Escort Rs2000). “Ho notato anche tanti nuovi driver al via, che si sono messi in gioco. E questo mi fa molto piacere” – ha aggiunto l’organizzatore. Adesso testa al 2024 e alla 47esima edizione: “Tra gli obiettivi – ha rivelato Zamparutti – mantenere la validità per il campionato austriaco e sloveno. La presenza di piloti stranieri è stata massiccia, in particolare quella dei driver austriaci tra le storiche visti i 25 concorrenti al via. Ci rende orgogliosi vedere ai nastri di partenza dell’evento così tanti partecipanti della Mitteleuropa”. Red White lavorerà quindi forte sul fronte tricolore ed estero, per allestire una cronoscalata dal connotato sempre più internazionale.