Christian Merli in pole alla 49ª Verzegnis – Sella Chianzutan
Udine – Ruggiscono i motori nel sabato della 49ª Verzegnis Sella Chianzutan. Giornata di prove ufficiali per i 280 piloti ammessi al via, con i protagonisti del Campionato Italiano Velocità Montagna e dell’International Hill Climb Cup che nelle due salite di ricognizione hanno preparato le grandi sfide attese per il clou di domenica 27 maggio: sotto la direzione gara di Flavio Candoni, alle 9.00 semaforo verde di gara-1 e, dopo la ridiscesa delle vetture al paddock, gara-2 dell’evento motoristico da record organizzato dalla E4Run, valido anche per i Campionati Austriaco, Sloveno, Triveneto e Regionale, l’Alpe Adria Trophy e il FIA CEZ Historic (quest’ultimo ha già disputato sabato pomeriggio la prima manche di gara e domenica completerà la seconda in mattinata). Il percorso di gara sarà chiuso al traffico ordinario a partire dalle 6.00 e per gli spettatori a partire dalle 8.00, per permettere di raggiungere la cittadina carnica e i 5640 metri del tracciato da Ponte Landaia a Sella Chianzutan. Al termine delle sfide contro il cronometro, le premiazioni in zona arrivo concluderanno la tre giorni friulana.
Il sabato di prove ufficiali è stata un’anteprima di quanto piloti e auto da corsa offriranno domenica dopo aver ricercato l’ideale messa a punto per la gara, a iniziare dall’autore della virtuale pole position assoluta: con il miglior tempo di 2’26”26 Christian Merli, l’alfiere trentino dell’Osella Fa30 Evo già detentore del record ha ottimizzato il prototipo monoposto completamente ripristinato dopo il ritiro della domenica precedente in Spagna in ottica di una domenica d’attacco a caccia di punti pesanti per il Tricolore. Prove più travagliate e in continuo lavoro sulla biposto per Omar Magliona e la Norma M20 Fc. Il leader attuale del CIVM ha dovuto vedersela soprattutto con un assetto non ottimale e alcune regolazioni al cambio, con risultati in miglioramento nella seconda salita. Attento a prendere i giusti riferimenti Domenico Cubeda sull’altra Osella Fa30 di vertice, con la quale è all’esordio a Verzegnis dopo le apparizioni sulla più agile Pa2000. Attesi protagonisti in gara anche l’austriaco Christoph Lampert, sulla terza Fa30 di gruppo E2Ss, e Francesco Conticelli, che con la Pa2000 nel gruppo delle biposto E2Sc si è già inserito tra Magliona e l’altra Norma del ceco Vaclav Janik.
Sarà derby tra Osella Pa21 in gruppo CN e sfida attesa tra l’attuale leader tricolore di categoria Francesco Turatello e il campione in carica Luca Ligato, mentre ha soddisfatto Ettore Bassi il rientro in salita dopo tre anni di assenza e con un prototipo ancora da conoscere a fondo. Il pilota e attore ha concluso la giornata con il quarto tempo migliorando subito il riscontro della prima salita. Nonostante il rallentamento obbligato nella seconda prova per il ritiro di un altro pilota davanti a lui, resta Manuel Dondi su Fiat X1/9 Alfa Romeo il driver da battere in E2Sh, dove si rinnova la sfida con la Bmw-Cosworth di Carmine Tancredi e hanno progredito dopo aver a lungo lavorato tra una manche e l’altra sia le Silhouette delle Alfa Romeo 4C di Alessandro Gabrielli e Marco Gramenzi sia la Lotus Exige di Michele Ghirardo.
Nel gruppo delle GT le attese per la gara lievitano dopo una giornata di ricognizioni già molto ravvicinate. Gran lavoro soprattutto in ottica pneumatici per la Lamborghini Huracan del friulano Gianni Di Fant, autore anche di un testacoda, mentre i più efficaci riscontri di ricognizione sono quelli di Rosario Iaquinta sulla Porsche 991 GT3 Cup e Luca Gaetani sulla Ferrari 458 GT3. Già in “agguato” la debuttante Aston Martin Vantage GT3 di Piero Nappi, soddisfatto fin dall’esordio assoluto in mattinata, la Lambo Gallardo di Ignaziò Cannavò e la Ferrari 458 Challenge di Roberto Ragazzi. Una noia a un sensore dell’albero motore ha rallentato il sabato di Marco Iacoangeli, ma il pilota romano della Bmw Z4 GT3 sarà un altro nome da tenere sotto controllo domenica.
Si profila un duello tutto europeo tra le auto del gruppo E1, dove i colpi di scena non sono mancati fin dal sabato.Riscontri importanti per lo svizzero e vincitore della Verzegnis 2016 Ronnie Bratschi sulla Mitsubishi Lancer e il ceco Karel Trneky con la Skoda Fabia Wrc, mentre cercheranno l’acuto in gara dopo una seconda prova complicata il campione italiano in carica Marco Sbrollini (Lancia Delta Evo) e Mauro Soretti (Subaru Impreza). Ritiro invece già in mattinata per l’austriaco Karl Schagerl (VW Golf Rallye).
In gruppo A il pluricampione Rudi Bicciato sulla Mitisubishi Lancer ha tenuto a bada i diretti rivali austriaci Benjamin Duller e Reinhold Taus, quest’ultimo sulla Subaru Impresa Wrx. Il gruppo N vivrà la sfida tra le Mitsubishi Lancer della classe regina di Lorenzo Mercati, reduce dalla vittoria al Nevegal, e della lady trentina Gabriella Pedroni, protagonista di un sabato in rapida progressione, con un occhio rivolto anche alla concorrenza diretta austriaca e slovena.
Nelle categorie non FIA, ravvicinata già dalle prove la sfida tra Mini Cooper nel gruppo RS Plus, anche se poi nella seconda salita Vito Tagliente e la Peugeot 308 Racing Cup hanno fatto la voce grossa sui duellanti Salvo D’Amico, Serafino Ghizzoni, Gianni Loffredo, Giacomo Liuzzi e il pilota di casa Fabrizio Martinis. In RS prove dapprima complicate per una toccata e poi concluse al meglio per Antonio Scappa. Il campione in carica ritroverà in gara la concorrenza della altre Mini Cooper della categoria, a iniziare da quella di Oronzo Montanaro. Tra le scadute di omologazione, i due padroni di casa Mattia De Giacinto (Ford Escort Cosworth) e Andrea Crivellaro (Peugeot 106) hanno prenotato rispettivamente il gruppo ProdE e quello ProdS. Infine, le auto storiche, che sono già alla prima classifica ufficiale della prova del FIA CEZ Historic: dopo la prima manche di gara svetta l’Osella Pa9/90 del rodigino Giovanni Ambroso, che guida il 4. Raggruppamento. Alle sue spalle domenica nella seconda manche si giocano il successo nel 3. Raggruppamento due Porsche, la 911 dell’austriaco Gerald Glinzner e la 930 di Massimo Ronconi. In vetta al 1. Raggruppamento c’è la Lotus Mercury 23 di Harald Mossler, altro austriaco, mentre nel 2. Raggruppamento “morde” la De Tomaso Pantera di Roberto Dal Cin.