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Alessandro Alcidi torna da Pergusa con il primato i classifica TCR Italy DSG

SFORTUNATO ANGELO MARINO: LA SUA AUTO VA IN PROTEZIONE E SFUMANO PER LUI DUE GROSSE OPPORTUNITA’ DA PODIO
Speed Motor 11 Giugno 2024

PERGUSA – Un secondo e un quinto posto che valgono la testa della classifica nella Tcr Italy Dsg per Alessandro Alcidi, che riesce quindi a mettere a profitto una trasferta siciliana da lui ritenuta alla vigilia non priva di insidie, dovendo combattere con la potenza delle auto avversarie su un circuito veloce come quello di Pergusa. Lo stesso non si può dire purtroppo sul conto di Angelo Marino, perseguitato dalla sfortuna e uscito di scena in entrambe le circostanze quando le sue prestazioni lasciavano presagire un epilogo anche da podio. Umori diversi, quindi, fra i due piloti della Speed Motor al termine della seconda tappa stagionale, concentrata soprattutto sulla giornata domenicale, quella delle due gare. Nella prima, dominata in primis dalla… “safety car”, la Volkswagen Golf Gti di Alessandro Alcidi, assistito da Tuder Motorsport, scatta dalla terza casella e l’Audi Rs3 di Angelo Marino (A.C. Racing Technology) dalla sesta; i due sono lesti al via nel guadagnare posizioni: Alcidi passa l’Audi Sr3 di Luca Franca che sporca la gomma ed è secondo alle spalle dell’Audi Rs3 di Luca Verdi, Marino sorprende la Cupra Leon di Matteo Roccadelli e si inserisce al quarto posto dietro l’altra Cupra di Mattia Lancellotti. Sono trascorsi appena tre minuti e le premesse sono le migliori, quando la “safety car” entra per l’auto di Roccadelli, costretto al ritiro; si riparte dopo dieci minuti pieni, ma non sarà così per Marino, la cui vettura finisce in protezione e per il salernitano è un mesto ritiro. Nel frattempo, la “safety car” torna in pista e vi rimane fino a quasi nove minuti dal termine, gli unici di gara vera, nei quali Verdi allunga in testa e Alcidi è tallonato dal ritorno di Lancellotti, che a sua volta vede negli specchietti l’Audi Rs3 di Paolo Maria Silvestrini, il quale – dopo aver operato il sorpasso – punta la Golf di Alcidi, bravo comunque nel tenere salda la piazza d’onore. Verdi taglia il traguardo con 1”398 di vantaggio su Alcidi e 1”683 su Silvestrini.

Gara 2, che parte a metà pomeriggio, vede Marino in seconda fila e Alcidi in terza sulla griglia di partenza; Marino è molto abile nell’infilarsi davanti, tanto che per un’inezia non riesce a sopravanzare Silvestrini e a portarsi al comando; Alcidi è terzo, anche se ben presto cede la posizione a Franca, che mette quasi subito la sua Audi Rs3 davanti anche a quella di Marino. La situazione è in continua evoluzione, con Alcidi che vede sfilare Roccadelli e Verdi, poi rientra la “safety car” che congela i piazzamenti per quattro minuti, fatali ancora una volta a Marino, che abbandona per lo stesso motivo: auto in protezione. Un errore di Verdi riporta momentaneamente Alcidi al quarto posto, ma il duo di testa Silvestrini-Franca è di fatto imprendibile, con di seguito Verdi e un redivivo Roccadelli che a 11’30” dal termine supera Alcidi per poi inseguire e scalzare dal podio Verdi. Il passo dei primi quattro è sostenuto, per cui ad Alcidi non resta altro da fare che amministrare la quinta posizione in un ordine di arrivo (anticipato di un paio di minuti sui 28 previsti, più un giro, dall’esposizione della bandiera rossa) che vede Silvestrini vincitore davanti a Franca, Roccadelli e Verdi.

Angelo Marino

Alcidi sale pur sempre in vetta alla classifica con 152 punti, Franca lo segue a 142 e Silvestrini è terzo a quota 126. “Sapevo benissimo che sarebbe stata dura sul tracciato veloce di Pergusa contro le Audi e le Cupra – ha commentato Alessandro Alcidi – per cui in gara 1 mi sono difeso con un’auto che andava spedita, nonostante per tenere la posizione abbia dovuto arrampicarmi sui cordoli. Poi in gara 2 non avevo gli ammortizzatori anteriori, anche se alla fine ho girato abbastanza bene. Il bilancio personale è senza dubbio positivo: se non altro, quando sono partito per la Sicilia ero secondo in classifica e ora torno a casa primo”. Tanta amarezza, anche stavolta, sul volto di Angelo Marino per le “bizze” della sua Audi Rs3: “Alla fine di gara 1 – ha dichiarato – avrei potuto salire sul podio e chissà cosa sarebbe potuto accadere in gara 2, perché stavo girando con ottimi tempi e ho notato che Franca aveva problemi al posteriore della sua macchina, ma purtroppo dopo i rallentamenti dovuti alla “safety car” in protezione è andato il cambio e quindi non inserivo più le marce. Mi ha fatto piacere e dato maggiore fiducia quanto mi ha detto il presidente della Speed Motor, Tiziano Brunetti: a suo parere, avrei dimostrato comunque il mio valore in mezzo ad avversari davvero forti, il che mi rincuora molto in vista del Mugello, dove andremo dal 12 al 14 luglio”.