61ª Coppa Selva di Fasano  

Trasferta dei rimpianti per la Speed Motor a Fasano

COPPA PER SCUDERIE SFIORATA E PIAZZAMENTI A LIVELLO DI GRUPPO E CLASSE. QUARTO POSTO ASSOLUTO PER MICHELE FATTORINI CON L’OSELLA FA 30 ZYTEK E PRIMO POSTO DI CLASSE PER ROMANO FORTUNATI CON LA TATUUS FORMULA MASTER
Claudio Roselli 11 Giugno 2018

FASANO – Coppa per scuderie solo sfiorata, così come il podio dell’assoluto per questione di decimi. Diversi, invece, i piazzamenti di gruppo e di classe per la Speed Motor in una 61esima Coppa Selva di Fasano, terza tappa del campionato italiano di velocità in montagna 2018, che ha lasciato senza dubbio la sua buona dose di amaro in bocca alla squadra di piloti del team di Gubbio presenti in Puglia. Michele Fattorini, quarto assoluto, è stato il migliore del lotto con la sua Osella Fa 30 Zytek (all’esordio in versione aggiornata) e soltanto una maggiore confidenza con la vettura avrebbe forse permesso al 28enne di Porano di salire su uno dei tre ambiti gradini. Il 2’12”60 di gara 1 sui 5600 metri del tracciato è stato ritoccato con un positivo 2’11”20, terzo miglior tempo di gara 2 (e inferiore di 1”40), ma alla fine Francesco Conticelli l’ha spuntata per 74 centesimi di secondo, piazzandosi alle spalle di Omar Magliona e di Domenico Cubeda. Per Fattorini, anche il secondo posto in gruppo E2-SS dietro Cubeda. “Sono contento perché ho avuto dall’Osella le risposte che cercavo – ha sottolineato Michele Fattorini – e con soli 20 chilometri di “vita” sul motore e sulle ruote non pensavo a una prestazione di questo genere. Peraltro, fino al tornante del bivio ero a 5 soli decimi di ritardo da Cubeda, poi nella parte più tortuosa e guidabile è mancato quel feeling che in sole due corse non puoi ovviamente aver acquisito. E comunque, abbassare il tempo di quasi un secondo e mezzo non è roba da poco in un tracciato come quello di Fasano. Bene così: tanta fiducia addosso in vista di Ascoli Piceno”.

Fortunati Romano (Formula Master)

Non fortunato il debutto stagionale di Denny Zardo: quinto assoluto dopo la prima salita in 2’14”78, ha dovuto dare forfait nella seconda per noie alla sua Lola B99/50. A livello di piazzamento, l’impresa di giornata è quella che ha messo a segno Romano Fortunati su Tatuus Formula Master, che ha fatto sua la classe 2000 della E2-SS superando l’esperto Graziano Buttoletti su Dallara F310. Il tuderte, più veloce del reatino in entrambe le salite, è stato protagonista di una bella rimonta in gara 1: aveva un secondo esatto di ritardo all’intertempo ed è stato capace con il suo 2’35”03 di balzare davanti per 65 centesimi; nella salita successiva, ha abbassato a 2’34”14, infliggendo un distacco di quasi 2” al diretto avversario. “Ho avuto una piccola esitazione nella prima partenza – ha spiegato Fortunati – ed è stata l’unica differenza nel contesto di due scalate pressochè uguali con un prototipo che guidavo per la prima volta e in un percorso che finora avevo affrontato solo tre anni fa. I motivi per sorridere ci sono tutti”. Nel gruppo E2-SC, due terzi posti per i portacolori umbri della Speed Motor. Nella classe 1400, Filippo Ferretti su Radical Sr4 è salito in 2’34”72 e in 2’37”38, ma Francesco Ferragina su Elia Avrio e Francesco Savoia su Osella Pa 21 Jrb (una gara a testa, con il primo vincitore per somma di tempi) hanno viaggiato con un altro passo. Primo piazzamento di rilievo per Piero Principi su Osella Pa 21 Jrb nella classe 1000, anche se favorito dal ritiro in gara 1 del beniamino di casa Ivan Pezzolla; via libera quindi per Achille Lombardi, che con la sua “Osellina” precede quella di Leonardo Baccaro e Principi sale sul gradino più basso del podio con i tempi di 2’57”78 e 2’48”92 e un miglioramento di quasi 9” nella salita del pomeriggio.

Sbrollini Marco (Lancia Delta Evo)

Nella categoria degli sfortunati finisce anche Adolfo Bottura, impegnato nella CN: era quinto in 2’33”90 e la sua gara 2 è finita al tornante-bivio, quando a causa di un problema all’elettronica la Ligier Js 51 si è fermata in quel punto. Gara dai due volti e rimpianto più grosso per Marco Sbrollini, costretto al ritiro nella prima salita quando stava dominando la scena nella E1 Italia con la sua Lancia Delta Evo; una volta risolto il problema, è stato autore di una seconda salita da dominatore, aggiudicandosi i 10 punti in palio con il tempo di 2’34”05. Ma sentiamo dallo stesso Sbrollini cosa è successo: “Purtroppo, poco prima della seconda chicane e a meno di un chilometro dal traguardo l’auto si è spenta e la causa l’ho individuata nello staccabatteria; l’ho cambiato e poi in gara 2 sono andato bene, realizzando un tempo che avrei potuto fare anche in gara 1. Questi 10 punti che porto a casa sono senza dubbio preziosi, ma resta dentro di me la rabbia per aver buttato via una manche che mi vedeva al comando in una trasferta impegnativa e su un tracciato nel quale mi trovo a mio agio, nonostante fosse soltanto la seconda volta che correvo a Fasano”. Secondo posto in classe 1600 e terzo assoluto in gruppo N, dietro Gabriella Pedroni e Rocco Errichetti, per Vincenzo Ottaviani su Citroen Saxo; il pilota di Popoli aveva cominciato bene e al secondo intertempo di gara 1 era davanti per quasi 8 decimi di vantaggio all’altra Saxo di Errichetti, che poi ha recuperato nella parte finale, precedendolo di 45 centesimi (2’58”90 il tempo di Ottaviani), mentre in gara 2 il potentino è andato meglio nonostante Ottaviani abbia migliorato di 21 centesimi, chiudendo in 2’58”69. “E’ stato un week-end travagliato – ha dichiarato Ottaviani – perché mi sono di fatto trascinato appresso i postumi della toccata di Verzegnis. Avevo cambiato l’asta dello sterzo, però quando andavo in appoggio sentivo ancora muovere e quindi ho fatto una scelta conservativa. In gara 1 ho osato qualcosa e questo mi ha dato fino a un certo punto ragione, anche se le gomme morbide che avevo montato non mi hanno premiato nella parte superiore del tracciato. Comunque sia, prendo per buono il piazzamento e ora metterò a puntino la Saxo per l’appuntamento di Ascoli Piceno”.