55ª Rieti Terminillo – 53ª Coppa Bruno Carotti  

Speed Motor grande protagonista nella 55ª edizione della Rieti-Terminillo

SPEED MOTOR DI NUOVO LEADER ALLA RIETI-TERMINILLO: COPPA PER SCUDERIE CON 5 PILOTI FRA I PRIMI 7 ASSOLUTI. TRIONFO PER IL GIOVANE ANGELO MARINO SU LOLA E TERZO POSTO PER SERGIO FARRIS SU OSELLA PA 2000. SFORTUNATI MICHELE FATTORINI E DAMIANO MANNI
Ufficio Stampa 15 Luglio 2018

RIETI – Speed Motor grande protagonista anche stavolta nella 55esima edizione della Rieti-Terminillo e 53esima della Coppa Bruno Carotti, cronoscalata valevole per il trofeo italiano della montagna, zona Nord: ben cinque piloti fra i primi sette della classifica assoluta e coppa per scuderie – la prima della stagione agonistica 2018 – che finisce nella bacheca del team di Gubbio, anche se a margine di questa domenica trionfale c’è la sfortuna che ha perseguitato sia Michele Fattorini, favorito della vigilia, sia Damiano Manni. Fa festa invece Angelo Marino, 32 anni da Salerno, alla sua prima affermazione in una gara in salita nella gara che lo ha visto esordire con i colori della Speed Motor: al volante della Lola B99/50 (gruppo E2-SS), preparata dal Team Dalmazia, ha coperto i 13 chilometri e 450 metri del veloce tracciato laziale in 5’06”41, alla media di oltre 158 orari. Michele Fattorini, determinato nell’abbassare il 5’08”42 della seconda prova del sabato, si è dovuto ritirare nella parte iniziale per un problema alla pompa della benzina sopraggiunto alla sua Osella Fa 30 Zytek e ha così detto addio al sogno di potersi aggiudicare la gara di Rieti. “Mi dispiace per quello che è accaduto a Michele – ha dichiarato Marino – ma la mia soddisfazione per il riscontro cronometrico va ben oltre il successo finale, che ovviamente è il massimo risultato: sono infatti riuscito ad abbassare di oltre 11” il tempo stabilito in prova su una vettura “formula” molto difficile da guidare, con la quale avevo corso soltanto ad Ascoli Piceno tre settimane fa e che ancora è tutta da sviluppare. Se insomma fosse arrivato anche un secondo posto dietro Michele, sarei stato contento né più e né meno che alla stessa maniera. Con il team Dalmazia continueremo a lavorare per rispettare il programma e raggiungere gli obiettivi che ci siamo posti; abbiamo ancora molto da fare, però la fiducia non manca e il passaggio alla Speed Motor è stato un portafortuna: mi fa immenso piacere anche per il team”. Sul gradino più piccolo del podio sale Sergio Farris, autore di un 5’30”60 con l’Osella Pa 2000, a 5”54 di ritardo dal secondo classificato, Ivan Pezzolla su Osella Pa 21 Jrb; il “driver” sardo – 32 anni anche lui – mastica tuttavia una punta di amaro: “Sabato ci è mancata la prima manche di prova – ha detto Farris – e l’auto è stata assemblata da poco tempo, per cui è ancora nuova di zecca e senza nemmeno test in circuito. Il piazzamento in sé stesso rimane ovviamente buono, ma si sarebbe potuto fare di più”. Per Farris, anche il secondo posto assoluto nella E2-SC e il primo nella classe 2000; appena fuori dal podio, ma con un terzo piazzamento sempre nella E2-SC e un secondo nella classe 1000, il 30enne tuderte Alessandro Alcidi, che con l’Osellina è salito in 5’44”15, altro ragguardevole tempo che gli ha permesso di precedere di quasi 6” il compagno di scuderia Adolfo Bottura. Il pilota trentino, dopo l’assoluto fra le storiche al Bondone con la March 712M, ha optato di nuovo per la Ligier Js 51 e oltre al quinto posto assoluto si porta a casa anche il primo nel gruppo CN in 5’50”08, mentre Romano Fortunati completa il trionfo della Speed Motor al volante dell’altra Osella Pa 21 Jrb con il settimo posto e il terzo nella classe 1000, ottenuto con il tempo di 6’00”86. Sfortuna anche per Damiano Manni, che non ha preso il via per noie al cambio della sua Mygale M09 (classe 2000 del gruppo E2-SS), con la quale sabato era stato autore del quarto tempo in prova. “La contentezza per il risultato della scuderia si mescola con il dispiacere per Fattorini e per Manni – ha dichiarato a fine gara Tiziano Brunetti, presidente della Speed Motor – ma in compenso oggi abbiamo ritrovato un Sergio Farris sempre forte e scoperto le doti di Angelo Marino, non dimenticando Alessandro Alcidi: tre piloti ancora giovani, ma davvero interessanti. Il mio ringraziamento va anche ai veterani Adolfo Bottura e Romano Fortunati, sia per i risultati ottenuti, che ci hanno reso protagonisti di giornata, sia per essere due importanti cardini del nostro team”.