CEM CIVM 71ª Trento Bondone  

Scatta alle 10 di domani la 71ª Trento – Bondone

Subito protagonista la selettività dell’Università della salita con i suoi 17,3 KM dove i protagonisti del 6° round del Campionato Italiano Velocità Montagna hanno completato una manche di ricognizioni. Domenica 3 luglio Live streaming e diretta su ACI Sport TV (228 Sky).
AciSport 2 Luglio 2022

Trento – Scatta alle 10 di domani, domenica 3 luglio la 71ª Trento – Bondone, 6° round di Campionato Italiano Velocità Montagna con validità di Trofeo Italiano Velocità Montagna nord e 5° appuntamento del FIA Hill Climb Championship e 2° del Fia Historic Hill Climb Championship. Alle 11.15 la diretta nazionale su ACI Sport TV ed in streaming sulla pagina del Campionato, sui social della Federazione e della gara, tutto l’evento anche su Trentino TV.

Si sono svolte in una sola salita le prove della gara organizzata dalla Scuderia Trentina e Automobile Club Trento, che ha confermato già in prova l’appellativo di “Università della Salita” con i suoi 17,3 Km, che dalle porte della città sull’Adige salgono 1.350 metri più in alto sulla SP 85, fino a quota 1.650 a Vason, lungo un pendenza media dell’8,88%.

I 267 concorrenti ammessi al via delle ricognizioni, su decisione del Direttore di Gara, presa in relazione alla prolungata durata della prima manche ed all’ordinanza della chiusura della strada, hanno completato una sola lunga manche di prova, durante la quale i tempi si sono dilatati per via di numerose interruzioni sempre rapidamente risolte dai Commissari di percorso.

Si profila una sfida di di vertice annunciata ma non scontata, perché sul Bondone nulla può essere previsto. Simone Faggioli è stato il miglior interprete del percorso, l’11 volte vincitore della gara e leader tricolore sulla Norma M20 FC Zytek ha ottenuto il tempo di 9’25”386 ed ha testato delle soluzioni che potrebbero subire delle modifiche per via delle temperature meteo ed anche legate al proficuo lavoro delle gomme Pirelli.

Soddisfatto della risposta dell’Osella FA 30 EVO LRM ufficiale il padrone di casa Christian Merli, l’alfiere Vimotorsport impegnato ad analizzare la sua salita per trovare le conferme e le modifiche da operare sulla prototipo monoposto con cui comanda la serie europea e poi ottimizzare il lavoro delle coperture Avon.

Concentrato a trovare la migliore interpretazione del tracciato anche Diego Degasperi, altro padrone di casa di vertice sulla Osella FA 30 Zytek con cui dovrà misurarsi da vicino con un determinato siciliano Franco Caruso che al volante della Nova Proto NP01-2 vuole un riscatto dal Bondone dopo lo stop forzato del 2021, ma anche delle conferme personali al volante della biposto di classe E2SC. Decisamente sotto i riflettori si è portato il lombardo Giancarlo Maroni che sulla Osella PA 21 con propulsore motociclistico Hayabusa è stato molto efficace già in prova. Il potentino Achille Lombardi ha opportunamente affilato le armi della Osella PA 2000 Honda per l’attacco al vertice della classe, ma in casa Thomas Pedrini ha subito mostrato carattere e volontà per l’occasione sulla Osella PA 21 in versione E2SC. Per il gruppo CN, tra le biposto con motore di serie, un testa a testa tra Osella PA 21 sempre più ravvicinato, quello tra il bolognese Marco Capucci ed il leader laziale Alberto Scarafone al suo esordio sul Bondone.

Sarà tutta da seguire la gara del gruppo GT dove Enrico Ghezzi sulla Porsche 991 GT Cup ha interpretato già in prova il tracciato in modo perfetto. Il pistard e Presidente della Scuderia Trentina si è posto come riferimento per i concorrenti del tricolore, con Lucio Peruggini fiducioso nella strategia da adottare al volante della Ferrari 488 Challenge, come il rientrante Campione in carica Luca Gaetani ed il padovano Roberto Ragazzi. Sul fronte delle super car di Stoccarda l’altoatesino Armin Hafner sulla Porsche celebra la sua 25^ partecipazione alla gara, ma Rosario Iaquinta e Dario Baruchelli sulle muscolose 991 tedesche si sono portati decisamente ala ribalta della scena. Tra le estreme silhouette in ottima vista il pilota di casa Matteo Moratelli, passato dopo 5 anni di inattività alle vetture coperte sulla Lamborghini Gallardo con cui sta prendendo la giusta familiarità, mentre il leader tricolore Marco Gramenzi ha dovuto risolvere qualche noia alla frizione dell’Alfa Romeo 4C MG 01 Furore Judd. Giuseppe Aragona ha subito trovato buone conferme dalla Volkswagen Golf per l’assalto alla vetta del gruppo E1 tra i protagonisti del CIVM, dove ha prenotato un posto da primo attore anche il piemontese Giovanni Regis, immancabile a Trento sulla Peugeot 106 di classe 1.6. mentre il triestino Paolo Parlato ha dovuto fare i conti con una scelta inadeguata di pneumatici sulla Renault Clio.

In gruppo A sul Bondone svettano certamente le vetture delle classi regine dei rally come la Ford Fiesta con cui Tiziano Nones si propone come riferimento per la gara, come anche Maurizio Pioner su Skoda Fabia, ma il campione in carica altoatesino Rudi Bicciato, sulla Mitsubishi Lancer mira al massimo dei punti, per cui sarà una sfida molto coinvolgente. Per il gruppo N gioca in casa Gabriella Pedroni sulla Mitsubishi Lancer e lo ha dimostrato durante le ricognizioni, ma occorre adesso concretizzare la promessa in gara, dove il tristino Carmelo Fusaro su Honda Civic è pronto all’attacco non solo alla classe 2000. Il bresciano Luca Tosini ha preparato meticolosamente la partecipazione al Bondone con l’Audi Rs3 Lms ed in prova è stato subito protagonista, ma il pugliese Giuseppe Cardetti su Peugeot 308 non mira solo ai punti tricolori e la salita di ricognizione è servita a prendere molti riferimenti. Rimandato completamente in gara il duello pugliese per la Racing Start Plus con Vito Tagliente su Peugeot 308 rallentato da varie da noie tecniche e Giacomo Luizzi su MINI fermato da un problema elettrico nella parte iniziale del tracciato. Esperto conoscitore del tracciato i pugliese Oronzo Montanaro, che al volante della MINI ha preso le opportune misure al tracciato per sferrare un attacco decisivo al gruppo Racing Start RSTB, le auto turbo benzina fino a 1.650 cc., come il bresciano Federico Raffetti ha usato la sua esperienza rallistica per rendere efficace la MINI turbodiesel sul lungo percorso e lanciare la sfida per il Gruppo RS, anche contro una determinata Anna Maria Fumo su auto gemella.