Sarnano bella ma spesso tribolata per Paolo Venturi
Sette edizioni corse con alcune peripezie tecniche anche importanti ed un solo successo, quello del 2023. A dispetto dell'estrema piacevolezza riconosciuta a questa gara, il pilota lombardo non ha raccolto numerosi grandi risultati nelle sue partecipazioni all'imminente match di Civm.
Ufficio Stampa del pilota 25 Luglio 2025
SARNANO (MC) – Ci è tornato molto spesso alla Sarnano-Sassotetto, sebbene su quel percorso avesse collezionato out tecnici anche gravi, come l’incendio che colpì la sua Elia Avrio Suzuki nel 2022, quando ricevette l’estintore da un commissario, evidentemente meno pratico di lui ad indirizzare quel salvifico getto di schiuma estinguente, che di fatto allungo’ la vita della Sport Prototipo calabra del pilota della scuderia ViMotorsport.
Nelle sue numerose presenze al via della bellissima Sarnano -Sassotetto infatti, gara di Super Civm di scena nel week end, il testimonial del brand AlpenPlus può contabilizzare un solo risultato utile di pregio, cioè il bel successo del 2023, centrato in regime di gara dimezzata per le condizioni meteo assolutamente proibitive, come la nebbia che attanagliò il week end.
Quel successo, ben nitido nella sua memoria, fu come soverchiare un vero tabù.
Altro episodio avverso, sempre ai tempi del suo impegno con le barchette sport, un problema di elettronica che faceva spegnere di continuo il motore e rendeva quindi sempre necessario il problematico Reset dell’accensione.
Sono stati l’amore per il bellissimo percorso e per l’ambiente naturale e le amicizie di vecchia data in questo paese insomma, a spingere Venturi a riprovarci sempre in codesta bellissima cronoscalata “vecchio stile”, quest’anno finalmente proposta nella versione a doppia manche di gara, che la porterà ad essere complessivamente più lunga della mono salita della Trento-Bondone.
Sara proprio questo motivo tecnico un banco di prova importante e soprattutto impegnativo per tutti, ad iniziare proprio dalla gestione delle gomme su un asfalto a tratti abbastanza abrasivo e delle proprie risorse fisiche, chiamate seriamente a rapporto in quasi 20 km di tornanti e curve di percorrenza molto appaganti, ma altrettanto esigenti dal punto di visto energetico.