Ritratto di Manuel Marino
Manuel Marino nasce a Sciacca, operosa cittadina marinara affacciata sul mar Mediterraneo in provincia di Agrigento, ricca di tradizioni centenarie nei settori della pesca e dell’artigianato, perfino sede di uno tra i più bei Carnevali d’Italia, il 28 marzo del 2000.
Si appassiona alle competizioni automobilistiche sin dalla più tenera età, grazie anche alla spinta trasmessagli da papà, a sua volta da sempre coinvolto emozionalmente dalle corse in auto. Manuel ha così presto l’occasione di respirare da vicino i profumi e di ammirare di persona i variegati colori dell’ambiente legato agli eventi motoristici in Sicilia.
Alla passione per i motori, si aggiunge presto quella per la fotografia. A soli 8 anni, nel 2008, immortalando i momenti più belli della prima gara vissuta con la nuova veste, la Monte Erice allestita quell’anno nel Trapanese.
È amore… a primo scatto. Da quel momento in poi, per Manuel Marino inizia quella che si sarebbe tramutata nel tempo come una vera e propria attività, sino ai giorni nostri. Presente nelle competizioni auto di Slalom e nelle Cronoscalate organizzate non solo in Sicilia ma anche sul territorio nazionale, il giovanissimo fotografo di Sciacca ha potuto iniziare, sempre “armato” della fedele Nikon, proficue collaborazioni professionali con piloti, scuderie ed uffici stampa, spesso con ampi reportage sulle gare vissute di persona. Recentemente, Manuel ha pure dato luogo a collaborazioni con testate giornalistiche locali, regionali e nazionali e con alcune televisioni, sempre con tematiche automobilistiche.
Lo scorso anno, Manuel Marino (che nel frattempo ha aperto anche una ditta individuale, sempre a tema), ha avuto l’opportunità di essere presente in veste di fotografo alla “leggendaria” Trento Bondone, una tra le migliori cronoscalate d’Europa, universalmente riconosciuta come ‘l’Università della Salite’. Oltre a costituire ormai un vero e proprio lavoro in qualità di fotografo, le corse automobilistiche sono perfino occasione, per Manuel, di effettuare nuovi viaggi e di perpetuare nuove conoscenze per quanto concerne le tradizioni in uso in altre città italiane.