Primo round in Francia, per il campione europeo Antonino Migliuolo è davvero un inizio in salita…
Mercoledì un test a Castelletto di Branduzzo, in provincia di Pavia, pareva aver sciolto le riserve sullo stato di salute della Mitsubishi Lancer Evo IX, rimessa a nuovo dopo il letargo invernale. Ieri invece sono venute in rilievo delle problematiche di elettronica, difficili da risolvere in breve tempo. Così l’umore di Antonino Migliuolo e del Phoenix Racing Team non è proprio dei migliori alla vigilia della 48a Col Saint Pierre che apre la stagione del Fia European Hill Climb Championship 2022.
“Siamo venuti in Francia con tutti gli annessi e connessi di un esordio stagionale carico d’incognite – spiega il driver sorrentino – ma faremo il possibile per tirare fuori il meglio dal nostro potenziale”.
A Saint-Jean-du-Gard, comune transalpino di 2.854 abitanti situato nel dipartimento del Gard nella regione dell’Occitania, poco meno di 400 km da Ventimiglia, tra domani e domenica ricomincia davvero in salita la scalata al titolo assoluto di categoria 1 per il campione europeo in carica, emozionato come un ragazzino al debutto nonostante l’esperienza accumulata.
“Nello sport come nella vita gli esami non finiscono mai – sottolinea O’Play – e io sento tutta la responsabilità di questa nuova sfida, come di certo capita anche ai miei avversari. Lo scorso fine settimana avrei preferito poter disputare la Salita del Costo per entrare in clima agonistico, ma non è stato possibile, la macchina non era ancora pronto e abbiamo dovuto lavorare in ogni dettaglio. Ora abbiamo riscontrato un problema di elettronica, ringrazio comunque tutti i miei partner tecnici che si sono prodigati per alzare ancora il livello della performance. Sabato mattina faremo la prova generale, poi la gara ci dirà a che punto siamo arrivati e ce ne faremo una ragione”.
A causa della pandemia, la cronoscalata francese ha dovuto saltare le ultime due edizioni e quindi c’è grande attesa tra gli appassionati transalpini di riscoprire intatto il suo fascino. Il tracciato è lungo 5080 metri, con un dislivello di 341 metri e una pendenza media del 6,6 %. Migliuolo nel 2019 fu secondo di categoria 1 con il tempo totale di 5’58”002 (manche 1 in 2’59”990, manche 2 in 2’58”012), battuto dal ceco Tomas Vavrinec che ritrova adesso come avversario assieme ad altri 6 concorrenti diretti con vetture di Gruppo 3. Ci sono dunque forti stimoli per tenere giù il piede e provare a riscrivere pagine di gloria!