Cronoscalate 44ª Col Saint Pierre  

Paride Macario esordisce nel CEM alla 44ª Col Saint Pierre in Francia

CAMPIONATO EUROPEO DELLA MONTAGNA AI NASTRI DI PARTENZA: PER PARIDE MACARIO ESORDIO IN FRANCIA, SABATO 16 E DOMENICA 17 APRILE, NELLA SALITA DI COL SAINT PIERRE
Ufficio stampa 13 Aprile 2016

Ci siamo! L’avventura di Paride Macario nel Campionato Europeo della Montagna 2016 sta oramai per iniziare. Il 27enne pilota di Pian Camuno ha già imboccato la strada che conduce in Linguadoca-Rossiglione con destinazione Saint Jean du Gard, dove sabato 16 e domenica 17 aprile prenderà il via l’assalto al titolo continentale della velocità in salita. Prologo in Francia, dunque, con la disputa della 44esima edizione della cronoscalata di Col Saint Pierre, che quest’anno è caratterizzata da una piccola riduzione nella lunghezza del tracciato (appena 200 metri) e quindi per due volte si correrà su una distanza appena superiore ai 5 chilometri. Per Macario, portacolori della scuderia Speed Motor di Gubbio, è la prima gara fuori dai confini nazionali con la sua Osella Fa30 Zytek preparata dal Team Faggioli e “gommata” Pirelli. Gli avversari di certo non mancano, a cominciare dal superfavorito e pluricampione italiano ed europeo Simone Faggioli, che però non sarà avversario di raggruppamento, essendo inserito nella E2-SC: Macario rientra nella D/E2-SS, omologa della E2M in ambito italiano e avrà quali antagonisti diretti nella classe 3000 diversi connazionali: il campione tricolore in carica, Christian Merli (anche lui su Osella Fa30), Fausto Bormolini e Renzo Napione, entrambi su Reynard K02. “Sono intanto soddisfatto di come sono andati i test dello scorso 3 aprile a Scheggia, in Umbria – commenta Macario – perché la risposta della vettura è stata eccellente e ogni volta sono riuscito a migliorare la prestazione. Grazie all’assistenza del Team Faggioli e alla scuderia Speed Motor, posso affrontare questa nuova esperienza, difficile e insieme entusiasmante, che costituisce pur sempre per me un salto di qualità. Il tempo di arrivare a destinazione per iniziare a studiare un tracciato che non conosco e che, essendo abbastanza tortuoso e quindi guidabile, richiede molto lavoro al volante. Debbo quindi concentrarmi e mettere a fuoco i particolari di questa salita, che rende fin da subito avvincente la sfida per l’europeo”.