Cronoscalate home FIA Hill Climb Masters 2016 (Sternberk)  

Medaglie d’oro per Faggioli, Peruggini e Moran al FIA Hill Climb Masters 2016

Erano stati i più veloci già dalle prove, l'italiano Simone Faggioli (Norma, Categoria 2), il pilota britannico Scott Moran (Gould, categoria 3) e Lucio Perrugini (Ferrari, categoria 1) ed hanno confermato le loro rispettive posizioni vincendo tre medaglie d'oro al FIA Hill Climb Master 2016. Al grande successo della seconda edizione a Sternberk, nella Repubblica Ceca, si aggiunge la Slovacchia che ha vinto la Coppa delle Nazioni, mentre ad Andrea Bormolini (Osella) va il trofeo Under 25 ed alla francese Martine Hubert (Norma) il trofeo femminile.
FIA Master 10 Ottobre 2016

“Volevo questa vittoria!” dice un felice Simone Faggioli (Norma M20FC-Zytek) alla fine della seconda edizione del FIA Hill Masters. Il nove volte campione europeo, una vita in salita, aveva appena vinto la sua prima medaglia d’oro nella categoria 2 di questa disciplina. “Due anni fa, a Eschdorf, ho dovuto piegarmi all’inevitabile ma ero soddisfatto della medaglia d’argento. Mi sono promesso allora che avrei avuto la mia vendetta, e vincere è stato il mio unico obiettivo. E’stata una bella battaglia con Christian Merli e ho dovuto lottare duro come ho potuto. Questa gara è unica. Ha un tale status e una tale atmosfera, e il tutto da giocarsi in una salita relativamente breve, dove il minimo errore si riflette sul cronometro. Di conseguenza si è sotto tanta pressione! Ma tutto è andato bene e sono estremamente felice di avere ottenuto il miglior tempo nel complesso di tutte le categorie considerate. Campione d’Europa, Medaglia d’Oro, Campione d’Italia e ora vincitore al Masters. La mia stagione 2016 non avrebbe potuto essere migliore!”

Ancora una volta, Christian Merli si è dovuto accontentare del secondo posto. Il pilota dell’Osella FA30 Evo-Fortech ha dato il suo tutto. Appena mezzo secondo dal suo eterno rivale, dopo la sua seconda manche, l’italiano non ha avuto l’opportunità di fare un ultimo sforzo nella terza salita. Una bella pioggia ha cominciato a cadere prima dell’ultima manche e Christian Merli è salito lentamente attendendo Simone Faggioli. I due piloti hanno tagliato il traguardo in parata, tale è stata la natura incredibilmente amichevole di questo Master 2016.

Dietro i due italiani, le stelle del Campionato Europeo, Sébastien Petit (Norma M20FC-Mugen) ha preso il bronzo, risultato tanto più gradevole visto che il francese ha creduto ad un certo punto di dover rinunciare alla sua posizione a seguito di problemi tecnici (che coinvolgevano la pompa dell’olio) già da sabato. Anche senza fare una seconda salita di prove, il sette volte vincitore del Campionato di Francia ha dimostrato di essere più veloce di Paride Macario (Osella FA30-Zytek) e dell’eroe locale Milos Benes (Osella FA30-Zytek). Con la sua splendida Lotus Evora V8 “Silhouette”, il pilota ceco Dan Michl è stato il più veloce delle vetture coperte.

Categoria 3: Moran per un soffio

Proprio come Simone Faggioli, Scott Moran (Gould GR61X-NME) ha avuto la sua vendetta nel FIA Hill Climb Master dopo essersi accontentato di un Medaglia d’argento a Eschdorf nel 2014, alle spalle del pilota francese Nicolas Schatz. La star delle salite inglesi, con 6 titoli e 151 vittorie, ha dovuto lottare duramente con il suo connazionale Trevor Willis (OMS 28-RPE), che lo aveva sopravanzato dopo la seconda manche. Tuttavia, nell’ultima salita Moran ha preso la medaglia d’oro nella categoria 3 per 18 centesimi di secondo!

“E’incredibile guidare tanti chilometri da casa per essere così vicino al traguardo, “sorride Scott Moran.” Ma è stata una bella battaglia! Mi sono davvero divertito. Faggioli e Merli sono sicuramente estremamente veloci. Mi sono sempre più avvicinato ai loro tempi, ma avevo bisogno di ancora un paio di salite per essere alla loro pari. Ci sono ancora alcuni posti in cui avrei potuto migliorare, soprattutto nelle sezioni veloci. Le impostazioni sulla vettura potevano essere modificate per migliorare le prestazioni, perché gli eventi in Regno Unito sono molto diversi da quelli in Europa. Ma io sono molto felice di aver preso la medaglia d’oro nella categoria 3 e ci vedremo più avanti per una rivincita al FIA Hill Climb Masters 2018.”

Per quanto riguarda le cosiddette vetture “Touring”, è stato lo spettacolare austriaco Karl Schagerl con la sua potente VW Golf Rally TFSI-R (quattro ruote motrici e più di 630 CV) che ha dominato il Gruppo E1.

Categoria 1: Peruggini in onore di suo padre

Veni, vidi, vici! Per la sua prima gara fuori d’Italia, Lucio Peruggini ha lasciato Sternberk indossando la medaglia d’oro nella categoria 1 (Vetture di Produzione). In questa categoria, la suspense non è stata così intensa, il pilota della Ferrari 458 Italia GT3 non ha lasciato nessun dubbio sul suo dominio per tutto il weekend. “Questa vittoria è molto emozionante per me,” ha confessato. “Quando sono arrivato qui ho avuto solo la vittoria nella mia mente. Vorrei ringraziare Amato Ferrari, il capo del team AF Corse, per tutto l’aiuto che mi ha dato. Per un italiano, vincere con una Ferrari è sempre qualcosa di speciale. Dedico questa vittoria a mio padre, Teodoro. È morto 30 anni fa, quando ero un adolescente. Lui era un pilota Lancia e, con un Stratos di Gruppo B, è stato campione nelle salite. Ho preso la mia passione da lui, naturalmente lui sarebbe stato così orgoglioso di me adesso!”

Andrea Bormolini in U25, Martine Hubert nella femminile

La battaglia per la vittoria nella Under-25 Categoria (U25) è stata particolarmente intensa. Dopo la prima salita, il margine tra i primi due driver è stato di 1 centesimo di secondo, a favore dell’italiano Andrea Bormolini (Osella PA21 Evo-Honda) contro il belga Corentin Starck (Norma M20FC-Honda). E il pilota ceco Petr Trnka (Norma M20FC-Honda) non era molto indietro. Ma il belga ha deciso di combattere fino alla fine e nell’ultima salita, segnata da qualche goccia di pioggia, è uscito di strada, fortunatamente senza troppi danni. Nulla ha quindi impedito ad Andrea Bormolini di vincere la categoria “Juniores” di vantaggio su Starck e Trnka.

Non c’erano vere sorprese nella categoria Donne: già vincitrice nel 2014, la pilotessa francese Martine Hubert (Norma M20F-BMW) è stata ben più veloce della concorrente polacca Irena Stec (Gloria C8-Yamaha) e della ceca Gabriela Sajlerova (Mitsusbishi Lancer Evox).

La Slovacchia vince la Coppa delle Nazioni

Oltre alle competizioni individuali, una Coppa delle Nazioni è organizzata nel quadro del FIA Hill Climb Master. Non meno di 14 squadre nazionali hanno partecipato a Sternberk per questo evento, una sorta di vetrina per la disciplina. Alcuni grandi nazioni in salita (come l’Italia e la Francia, per esempio), hanno gareggiato insieme a paesi meno noti sulla scena internazionale, come la Bulgaria, la Romania e la Grecia.

Per bilanciare le probabilità di tutti, non è stata velocità pura a contare, ma i criteri di regolarità di tre dei quattro piloti designati nelle squadre nazionali. Alla fine della giornata, la Slovakia ha vinto, con i driver Josef Béres, Igor Drotar, Tomas Ondrej e Peter Jurena, ben allenati dal loro capitano Dusan Koblisek. Come nel Granducato di Lussemburgo due anni fa, il team svizzero (Fabien Bouduban, Roméo Nüssli, Frédéric Neff e Roger Schnellmann) e la squadra austriaca (Ferdinand Madrian, Karl Schagerl, “Tessitore”, e Christian Schweiger) sono stati gli altri a salire sul podio.

Risultati

Categoria 1:
1. Lucio Peruggini (ITA – Ferrari 458 Italia GT3) – 1: 31.06
2. Philippe Schmitter (FRA – Lamborghini Gallardo GT3 FL2) – 1: 33.30
3. Nicolas Werver (FRA – Porsche 997 Cup S) – 1: 34.55

Categoria 2:
1. Simone Faggioli (ITA – Norma M20FC-Zytek) – 1: 17.51
2. Christian Merli (ITA – Osella FA30 Evo-Fortech) – 1: 18.05
3. Sébastien Petit (FRA – Norma M20FC-Mugen) – 1: 20.58

Categoria 3:
1. Scott Moran (GBR – Gould GR61X-NME) – 1: 18.93
2. Trevor Willis (GBR – OMS 28-RPE) – 1: 19.11
3. Wallace Menzies (GBR – Gould GR55B-NME) – 1: 19.67