IRCup 2018: trecentotrentamila e più ottimi motivi per esserci
C’è chi l’organizzatore lo fa per noia, chi se lo sceglie per professione. Poi ci sono quelli che lo fanno per passione, come Loriano Norcini. Anema e core del Rally Casentino, il bibbienese è uno di quei sognatori che, a inizio secolo, si diedero da fare per dar vita all’International Rally Cup. Era il duemilauno e da allora, come si dice, di acqua sotto i ponti ne è passata proprio tanta. Pensata per dare uno sbocco alle world rally car dopo che erano state bandite dai “Coppa Itala”, la serie si è conquistata un suo posto ben preciso nell’affollato panorama rallistico italiano. E il secondo fine settimana di aprile, sull’asfalto del Lirenas, andrà a iniziare la diciassettesima stagione.
Nel tempo, qualcuno del gruppetto iniziale ha passato la mano e tuttavia lo spirito del gruppo è rimasto quello di allora, come la disponibilità a confrontarsi sempre e comunque con quelli che, tuta ignifuga e casco, sono e saranno sempre gli unici, veri protagonisti delle corse: “Crediamo che il nostro principale obiettivo debba essere quello di offrire a piloti e copiloti un ‘prodotto’ che consenta loro di esprimersi al meglio e per farlo è fondamentale avere un continuo scambio di opinioni”, conferma Norcini. Che aggiunge: “E’ lo stare costantemente a contatto con chi è alla base di tutto che ci ha permesso e ci permette di avere una visione d’insieme quanto più ampia possibile. Per dire, personalmente avrei visto molto bene un calendario con cinque appuntamenti, ma ci siamo resi conto che affrontare una gara in più avrebbe rappresentato un problema per molti e allora l’idea è stata accantonata: se ne riparerà quando il quadro economico generale sarà migliore”.
Ascoltare, ma non solo. Una delle peculiarità dell’International Rally Cup Pirelli è mettere ogni anno sul piatto un montepremi più che considerevole. Ed è cosa non comune nel Bel Paese. Quest’anno sono oltre trecentotrentamila gli euro che verranno distribuiti e non sono noccioline: “Non ho fatto un calcolo esatto, ma sono certo – osserva Norcini – che nel tempo sono stati erogati oltre due milioni di euro di premi. E’ stato il nostro modo di aiutare qualcuno a far quadrare i conti”. Denaro sonante – o pneumatici che è poi la stessa cosa – ma non solo: alla fine della stagione il vincitore assoluto dell’International Rally Cup Pirelli avrà l’opportunità di scegliere fra… far cassa o essere al via dl Tour de Corse 2019 con una Fiesta R5 curata e assistita direttamente dalla M-Sport di Malcolm Wilson. In ogni caso, un premio assai importante. Chiosa ancora Norcini: “Da parte nostra ci siamo impegnati ad offrire un’alternativa importante e mi auguro che chi la spunterà vorrà o potrà fruirne. Ad ogni modo, quello che più conta è che i ‘nostri’ piloti abbiano l’occasione di divertirsi e, magari, di ritrovare quella passione genuina che dovrebbe essere alla base di ogni cosa”.