Cronoscalate 36ª Pedavena – Croce D’Aune  

I piloti Speed Motor non sono stati baciati dalla fortuna nella bagnata Pedavena

ALLA PEDAVENA-CROCE D’AUNE, DOMINATA DALLA PIOGGIA, MICHELE FATTORINI E’ QUINTO ASSOLUTO (E SECONDO IN E2-SS) CON L’OSELLA FA 30. TERZO POSTO IN GRUPPO CN PER ADOLFO BOTTURA SU LIGIER E, A LIVELLO DI CLASSE, PIAZZAMENTI D’ONORE PER VINCENZO OTTAVIANI E FILIPPO FERRETTI. ANCORA SFORTUNA PER MARCO SBROLLINI
Ufficio Stampa 3 Settembre 2018

PEDAVENA – Un’edizione bagnata, ma non fortunata, per i piloti della Speed Motor la 36esima della Pedavena-Croce d’Aune, nono appuntamento con il campionato italiano di velocità in montgna. La pioggia l’ha fatta da padrona sia il sabato che la domenica. Michele Fattorini su Osella Fa 30 Zytek ha corso un grosso rischio in gara 1, impiegando alla fine 4’37”46 per coprire i 7785 metri del tracciato. Il suo è stato il 14esimo tempo assoluto, poi in gara 2 il pilota di Porano si è parzialmente riscattato con il quinto tempo, 4’33”51, che lo conferma in questa posizione anche nel computo dei tempi, pari a 9’10”97 e al secondo posto nel gruppo E2-SS. “Purtroppo – ha raccontato Fattorini – a un certo punto di gara 1 ho dovuto fare i conti con l’aquaplaning e sono riuscito miracolosamente a tenere in strada la macchina, anche se mi sono preso un bello spavento. Ho poi affrontato la seconda salita con il risultato già compromesso, terminando al quinto posto: diciamo allora che è stato un ottimo test di esperienza per me. L’altro dato positivo è costituito dalla risposta che ho avuto dall’Osella: stavolta, era tutto a posto”. Piazzamento d’onore per Filippo Ferretti nella classe 1400 del gruppo E2-SC con la Radical Sr4: l’orvietano è salito in 5’01”01 e in 5’21”89, classificandosi alle spalle dell’Osella Pa 21 Jrb di Ivan Pezzolla e dell’altra Radical di Giuseppe Torrente. Quarto posto, invece, per Romano Fortunati con l’Osellina: 5’08”54 e 5’32”66 i suoi responsi, con la marcata differenza segnata anche per lui dal temporale. Gradino più basso del podio in gruppo CN per Adolfo Bottura: con la sua Ligier Js 51, costruisce il terzo posto nella salita del mattino in 5’07”38, poi in quella pomeridiana è quarto per appena 15 centesimi di secondo (5’48”26), superato dalla Cms 03 Honda di “Nivola”, ma resta terzo nella somma dei tempi, alle spalle delle Osella di Rosario Iaquinta e di Francesco Turatello. Passando alle turismo, è proprio l’annata “no” per Marco Sbrollini, che di fatto ha ceduto a Pedavena lo scettro di campione nella E1 Italia conquistato lo scorso anno: l’incidente alla Lancia Delta Evo nel quale è incappato sabato nella prima prova, con problemi alla ruota, ha subito segnato il week-end: in gara 1, ha fatto registrare 5’04”85 (undicesimo tempo di raggruppamento) e in gara 2 ha avuto uno scatto di orgoglio che gli ha permesso, in 4’51”78, di sopravanzare il leader della E1, Luigi Sambuco su Alfa Romeo 155, per soli 7 centesimi e di piazzarsi terzo, dietro la Renault Clio Proto di Daniele Pelorosso e la Subaru Impreza di Mauro Soretti. Nella classifica per somma di tempi, il marchigiano è nono. “Ringrazio l’azienda dei cambi Zanghellini per avermi dato una mano, lavorando la notte del sabato per risistemare la vettura dopo l’incidente – ha dichiarato Sbrollini – ma è chiaro che fin da quel momento la gara era compromessa, perché se non altro era molto rischioso forzare. Il terzo posto in gara 2 è un palliativo e basta: purtroppo, stava scritto che questa stagione dovesse essere tribolata, salvo rare giornate di gloria”.

Secondo posto nella classe 1600 del gruppo N per Vincenzo Ottaviani su Citroen Saxo; non c’era Rocco Errichetti, ma in compenso ha trovato un agguerrito Fabrizio Vettorel su Peugeot 106, stimolato peraltro dal fatto di gareggiare in casa. I due sono stati divisi da 3”50 in gara 1 (5’12”44 il verdetto del cronometro per Ottaviani) e da 2”65 in gara 2, con l’abruzzese salito in 5’16”62. “La scelta delle gomme intermedie al mattino – ha spiegato Ottaviani – sembrava potermi dare ragione, perché gli pneumatici si erano subito scaldati: il problema è che con l’aquaplaning si sono di nuovo freddati. Nella seconda salita, avevo montato le gomme da bagnato e in effetti il gap è stato inferiore; con il miglior tempo in entrambe le gare, avrei compiuto un bel balzo in avanti, mentre con il secondo posto rosicchio soltanto qualcosa a Errichetti nella graduatoria della coppa di classe”. Infine, nella Racing Start, Mario Tacchini su Mini Cooper è quinto nella 1.6 turbo con i tempi di 5’40″12 e 5’39”24, mentre nella Racing Start Plus l’eugubino Paolo Biccheri su Renault Clio Cup è dapprima quarto in gara 1 (5’09”17) e poi sesto in gara 2 (6’04”62) nella classe 2.0. il computo dei tempi lo pone al quinto posto.