Fiducia e realismo. Tra le dieci gare del Campionato Europeo della Montagna, l’Ecce Homo di Sternberk in Repubblica Ceca (domenica 1 giugno la 44ª edizione) è la meno adatta alle caratteristiche della Mitsubishi Lancer Evo IX di Antonino Migliuolo. Il tracciato della cronoscalata di 7800 metri, con dislivello di 307 e pendenza media del 3,9 per cento, dove si contano 5 (cinque!) curve autentiche e serpentine veloci a unire dei “drittoni” velocissimi, va bene per chi ha tanta potenza e può tenere giù il piede.

Invece O’Play e la sua Lancer si esaltano nel misto tecnico, nelle ripartenze, quando c’è da carezzare i tornanti e dosare il gas.. Si esaltano insomma quando serve il manico e non la clava. Tanto più adesso che il motore è logoro, ormai a fine ciclo ed è in programma a breve la sostituzione. Si preannuncia così una “sfida di contenimento” e il driver del Phoenix Racing Team non lancia proclami: “Mi spiace dover correre in difesa ma domenica farò proprio questo. L’Ecce Homo è una tappa delicata, sia a livello di percorso che di macchina, per come siamo messi adesso”.

Domani potrebbe anche rinunciare alla seconda manche di prova per non stressare il motore. “Decideremo all’ultimo momento in base alle sensazioni, vedremo quali carte abbiamo in mano”. Pretattica? Forse un filino di prudenza e tanta scaramanzia sono più che comprensibili dopo quattro successi consecutivi. O’Play guida a punteggio pieno la graduatoria FIA di Categoria 1 (“closed cars”) e ovviamente di Gruppo 3 con 100 punti contro i 73 del macedone Igor Stefanovski, primo in Gruppo 1, e i 64,5 dello spagnolo Luis Antonio Penido Lopez, primo di Gruppo 5. Domenica sera sarà ancora al comando, comunque vada. Una prospettiva di serenità per affrontare al meglio una sfida di contenimento.