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Di Denny Zardo il miglior tempo nelle prove della 43ª Alpe del Nevegal

Roberto Bona 12 Agosto 2017

Le “bizze” del meteo hanno condizionato l’avvio e la fine del secondo turno di salite di ricognizione della 43^ Alpe del Nevegal. Qualche goccia di pioggia, caduta proprio mentre il serpentone di vetture stava rientrando alla partenza al termine della prima sessione, ha indotto il direttore di gara, l’apprezzato reatino Gianluca Marotta, a dichiarare “prove bagnate”. La conseguenza di questa nuova situazione, per altro non inattesa, è stata pagata maggiormente dai conduttori delle auto storiche che hanno tutti segnati tempi superiori a quelli del primo giro. La pioggia è stata di breve durata e molto presto ha lasciato il posto al sole che ha accompagnato le salite dei piloti fin quasi al termine delle auto moderne. Poi ancora un po’ d’acqua ha rallentato le salite dei “big”, ma in condizioni normali si era già delineato il più che probabile dominio di Uberto Bonucci e Denny Zardo, principali candidati a mettere le mani sui trofei “Mario Facca” autostoriche e “Lino De Salvador” automoderne.
Per questo motivo non tutti i conduttori hanno affrontato la seconda salita di prove.
Domani mattina gara 1 scatterà alle 9.30, mentre la strada provinciale n.31 del Nevegal verrà chiusa dalla località San Cipriano di Castion fino al Santuario del Nevegal, a partire dalle 7.30 e fino al termine della competizione che si articolerà in due gare. Favoriti d’obbligo rimangono Uberto Bonucci (auto storiche) e Denny Zardo (moderne), che potrebbe così raggiungere nell’Albo d’oro della corsa bellunese, a quota quattro successi assoluti, i grandi Ezio Baribbi e Christian Merli.