Dopo tre mesi di stop c’era tanta voglia di correre e divertirsi. Alla 41ª Pedavena – Croce D’Aune si è percepito un entusiasmo speciale, in particolare nel paddock dell’Ibiza Cup che costituisce un unicum per ambiente di squadra nel variegato panorama dei team delle cronoscalate. Sul tracciato di 4.404 metri con dislivello di 343 e pendenza media del 7,81 per cento hanno dato spettacolo le Cupra 1.4 Turbo con prestazioni di livello e distacchi minimi tra i principali protagonisti. In Gara 1 la firma di Cristiano Piccin in 2’35”13 alla media di 102,2 km/h, davanti a Carmelo Fusaro staccato di soli 0”62, terzo la new entry Giovanni Regis a 1’23”. Un po’ di ruggine per Francesco Pisciotta quarto a 1”78, poi nell’ordine Giordano Anelli, Alessandro Sell e Raffaele Terlizzi. Gara 2 limando al ribasso, Ibiza performanti tanto da tenere dietro le Clio di pari categoria.

Ferito nell’orgoglio, Pisciotta ha tirato fuori dal cilindro il tempo vincente di 2’35”02 alle media di 102,3 km/h, Piccin a 0”13, roba da fotofinish, Regis a 0”78 che voleva un terzo giro per migliorarsi ancora. Quarto Anelli a 2”83 togliendosi più di un secondo e mezzo, davanti a Fusaro, Sell e Terlizzi. Aggiornando la classifica, Piccin ha rafforzato il primato salendo a quota 148, Pisciotta secondo a 128. Per assegnare l’Ibiza Cup sarà decisiva proprio l’ultimo appuntamento, la 48ª Cividale – Castelmonte del 12 ottobre. “Sono rientrato da Pedavena molto soddisfatto – sottolinea Francesco Pisciotta (foto Giuseppe Rainieri) – anche se ho lasciato qualcosa nella prima manche, perché mi sono rifatto nella seconda andando al massimo. Gara veramente tirata al centesimo di secondo, ci rivedremo a Cividale”. Note positive per Giordano Anelli: “Come prima Pedavena direi un buon risultato visto che, se pur con diversi errori, ad ogni manche sono riuscito a progredire e pian piano prendo sempre più confidenza con la macchina. Un complimento a tutti i miei avversari”.

Peccato per la gara a due volti di Carmelo Fusaro: “Dopo l’ottimo tempo in gara 1 ero pronto a scendere sotto i tempi della mattinata, ma alla ripartenza tutto è sfumato. Un problema al cambio mi ha fatto perdere un paio di secondi per arrivare alla prima curva a destra, poi ho cercato di recuperare, ma dopo il Col Melon la macchina è scivolata quasi fino a muro e lì mi sono giocato le residue speranze di podio”. L’importante è vedere sempre il bicchiere mezzo pieno ed essersi divertiti. “Come sempre bel weekend perché una bella gara e una compagnia ottima. A Pedavena era la mia prima volta – spiega Alessandro Sell – e si è visto, ho cercato di dare il massimo, ma i tempi mi hanno un po’ deluso. Devo ammettere che prendere diversi secondi in 4 km sono davvero troppi! Non so se per me o per la macchina. Di certo cercherò di rifarmi alla Cividale – Castelmonte”.