Malgrado il meteo cangiante che ha ridotto di trenta vetture il parco partenti atteso, il presidente della Scuderia Vesuvio ha registrato un grande entusiasmo da parte di appassionati e piloti. Sugli scudi, molti giovanissimi driver campani e non. Grande come sempre il lavoro dello staff, già al lavoro per l'edizione del ventennale, quella del 2026.
BATTIPAGLIA (SA) – Non è stato facile alla vigilia, fronteggiare la diffusa preoccupazione per le previsioni meteo particolarmente avverse e non è stato semplice durante l’evento, gestire 130 vetture soggette a condizioni meteo cangianti, ma il livello di sicurezza e piacevolezza percepito da ogni persona dentro e fuori la pista, è risultato veramente elevato.
Il Trofeo Nappi numero 19 ha dovuto rinunciare ad alcune decine di macchine in extremis, ma la quota show di chi ha partecipato è stata assolutamente appassionante. Grande anche la risposta del pubblico, che ha riempito ogni spazio utile e sicuro del Circuito del Sele, apparso in splendida forma grazie all’asfalto tirato a lucido per buona parte della sua estensione complessiva.
La vittoria della classifica assoluta è stata appannaggio del veloce e concreto Michele Carbone, al top sulla sua Osella JRB, che ha preceduto di un decimo un giovanissimo e velocissimo torinese Matteo De Luca, anche lui su Osellina, secondo assoluto ed in ogni edizione grande protagonista. Quasi una vittoria ex aequo. Ottimo terzo assoluto Massimiliano Cormidi, che dimostra di assimilare sempre meglio le prestazioni della sua performante Wolf Aprilia, anche sui fondi viscidi. Nella TOP3 delle vetture Turismo, successo per un implacabile Pasquale Pastore su Lamborghini Huracan, sempre più a suo agio con la potente V10 emiliana, davanti ad Anthony Ilardo su Ferrari 458 ed a Sabatino Di Mare su Cupra Leon Competition. Sempre prezioso il contributo fattivo all’evento di Angelo Ambrosio, al via con la sua Lamborghini Huracan. Fra le Lady, vittoria per la figlia d’arte Beatrice Scarafone, davanti alla sorella Jessica ed a Margherita Vezzosi.
Menzione speciale per l’avvocato Ciro Riccio, capace di stupire ancora a 78 anni, al volante della sua Gipi Ferraris storica. Ottima la prima uscita del giovanissimo Matteo Abate, fresco di corso federale, veloce e consistente e già sul podio con la MINI, come brillante è stato anche il debutto sulla Gloria CP7 di Carmine Barbone, costruita fra le mura di casa, nonché del calabrese Antonino Piria, primo e secondo di divisione con un’ anziana ma aggiornata Ermolli Suzuki. Grande show nel gruppo E1 con i funambolici Francesco Lombardo e Valerio Magliano in evidenza, mentre il veterano Roberto Di Giuseppe ha infiammato la folla con la Lancia Delta ex ufficiale nel WRC con Didier Auriol, mandata di traverso ad ogni curva. Fra le Sport Car, sugli scudi le prove del campione italiano TCR Salvatore Tortora con la Nova Proto Aprilia e bravi anche il diciassettenne Carmine Falcione, anche lui su Nova Proto, Gabry Driver, che ha chiuso al comando una delle due sessioni col maltempo e Gerardo Rosa, in continua crescita con la sua Osella. Sopra le righe pure l’esordio con la vettura sport per Francesco Vattiato, già messosi in evidenza con le auto col tetto addosso.
Il Trofeo Leonardo Elia è andato ad Antonio De Giorgio, al debutto sulla vettura calabrese. Il pubblico ha ovviamente goduto della straordinaria melodia del V8 da quattromila centimetri cubi firmato da John Judd, della straordinaria Alfa 4C Furore di Marco Gramenzi, fra i Top Driver più attesi della vigilia. Emozioni forti anche con la monumentale Aston Martin guidata dall’iconico “padrone di casa” Piero Nappi e con la splendida Porsche 992 condotta dal veterano Rosario Parrino. Ospiti speciali il tre volte campione italiano di velocità in montagna Antonino La Vecchia, l’ingegner Giuseppe Angiulli e l’ Associazione Nazionale Ciechi.
Il pensiero di Valentino Acampora:
“Anche quest’anno il Trofeo Nappi è stato molto apprezzato dal pubblico e dai piloti. Ci dispiace che il maltempo abbia tolto la possibilità a qualcuno di esprimersi al meglio, ma siamo quantomeno tranquilli per le attestazioni di stima circa il tanto lavoro fatto per questa manifestazione, ormai diventata un classico della stagione. Devo ringraziare lo straordinario gruppo di lavoro composto da Angelo Acampora, Fabrizio Amendola, Pino Cannizzaro, Nicola Rinaldi, Antonio Cappelli e Diego de Nardo e Guido Avitabile, impegnati già da agosto per ogni aspetto della logistica, della sicurezza e dell’organizzazione generale.
Un plauso vada ai commissari di percorso, eccezionalmente attivi anche col maltempo, ai cronometristi ed a tutti gli addetti del circuito. Quella del 2026 sarà l’edizione numero 20 del Trofeo Nappi e già ci siamo messi in contatto con piloti e collezionisti di elevato livello, per offrire una gamma di vetture epocali e speciali, all’altezza della ricorrenza speciale che ci aspetta”.