Caltanissetta – Un contesto unico, elegante e carico di storia accoglierà nel weekend Andrea Di Caro per il suo esordio alla Gubbio–Madonna della Cima, teatro della 60ª edizione del Trofeo Luigi Fagioli, una delle manifestazioni più longeve e prestigiose del panorama nazionale. Il paddock allestito nel cuore della città, l’atmosfera da “Montecarlo delle salite” e il tracciato breve ma insidioso richiederanno massima precisione fin dalle ricognizioni, in una gara dove ogni dettaglio può fare la differenza.

Il percorso misura 4,150 chilometri e, proprio per la sua brevità, non concede margini d’errore: sbagliare anche una sola curva potrebbe compromettere l’intera gara, che si giocherà sul filo dei centesimi.

Per il giovane nisseno della CST Sport, in gara con la consueta Nova Proto NP 03 classe E2SC fino a 1600, si tratta del sesto round della Supersalita 2025 e, di fatto, di un passaggio chiave nella corsa al titolo del gruppo Motori Moto, che lo vede imbattuto da inizio stagione. La straordinaria capacità di cogliere ogni occasione favorevole – come dimostrato a Luzzi con il secondo posto assoluto e soprattutto a Rieti, dove è salito sul podio con il terzo tempo e un progresso di dieci secondi rispetto al 2024 – lo ha portato oggi a un bivio importante.

Le combinazioni di punteggio, rese più complesse dai coefficienti maggiorati dei round finali, lasciano spazio a molte ipotesi. Ma al di là dei calcoli, è chiaro che una vittoria a Gubbio potrebbe avere un peso determinante in chiave tricolore. «Non ho riferimenti diretti su questo tracciato – spiega Di Caro – ma so che sarà fondamentale non sbagliare nulla. Sono certo che con i suggerimenti di Simone Faggioli troveremo il giusto modo di affrontare la gara : come sempre, il suo supporto sarà prezioso. Gubbio ha un fascino tutto suo, e vincere qui, magari mettendo un sigillo su questa stagione pazzesca, sarebbe qualcosa di veramente speciale.»