CATANIA – All’inizio del week end era rimasto colpito e un filino perplesso per l’elevata velocità media propria della Catania-Etna, quella strada intrisa di leggenda per ogni appassionato siciliano, che Luigi Fazzino processava nel suo cervello con i racconti e le mille descrizioni di edizioni consegnate alla memoria delle salite. Dopo l’ambientamento del sabato, il vicecampione italiano del 2024 ha scarrellato alla domenica il proprio munizionamento tecnico ed umano disponibile.

Le gomme usate però, hanno ovviamente aggiunto qualche secondo alla sua comunque ottima performance all’ombra del Monte Etna. Con quattro pneumatici nuovi, pareggiare il tempo di gara-2 delle 3000, sarebbe stata un’operazione fattibile. Su una strada super veloce come questa pertanto, evidentemente favorevole alle più potenti Sport tre litri, confermarsi sullo stesso tempo in ambedue le manche pur con gomme ormai molto stanche, è stato il massimo a cui si potesse ambire per il debutto assoluto nella leggendaria ma difficile salita etnea.
Il pilota supportato dalla EcoGest srl e dal Comune di Melilli Terrazza degli Iblei, si è idealmente visto nel cockpit della sua PA30 lungo i 7500 metri attorno al Vulcano, vettura con la quale avrebbe potuto cullare sogni di gloria, ma ha reso gratificante anche la realtà a bordo della sua #TurbOsella da litro e 17, una barchetta che sta oggettivamente dimostrando di essere anch’essa un’ eccellente Sport Car, seguita ed aggiornata pedissequamente dallo specialista Paco74. Per Fazzino adesso, prossimo stint in calendario quello di Ascoli, attesissima tappa 3 del SuperSalita.