Redazione

La APA, Associazione Piloti Auto risponde ad AciSport

Redazione 13 Marzo 2020

La neonata Associazione Piloti Auto risponde ad AciSport sulle novità appena introdotte riguardo le limitazioni delle prestazioni delle vetture prototipi di gruppi E2SC, E2SS, E2SH e CN.
L’APA ci tiene a segnalare la propria completa contrarietà all’applicazione di tale decisione per diversi motivi che si possono leggere nella lettera inviata al Presidente Angelo Sticchi Damiani.
Ecco il testo.

Egregi Signori,
abbiamo letto con estrema sorpresa la direttiva emanata dalla Giunta Sportiva in data Martedì 10 Marzo 2020, nella quale si stabilisce, con decorrenza immediata, per le vetture E2SC, E2SS e CN, l’applicazione di due soluzioni tecniche indicate nelle schede tecniche che accompagnano la comunicazione in oggetto.
Tali dispositivi sono:
• un pattino di legno, da applicarsi sotto alle vetture delle categorie sopra citate, con forma, dimensioni e posizione, indicate nella scheda tecnica stessa.
• un nolder con altezza minima di 20 mm da applicarsi sul bordo dell’ultimo elemento dell’ala posteriore.
Lo scopo di tali interventi sarebbe quello di limitare le prestazioni delle vetture.
In primo luogo, segnaliamo una incongruenza nella comunicazione poiché, nella prima parte della direttiva (quella in stampatello), si citano le seguenti tipologie di vetture: prototipi ( E2SC ), monoposto ( E2SS ) , silhouette ( E2SH ) e CN, mentre nella seconda riga della parte seguente (in corsivo), vengono citati solamente i gruppi E2SC, E2SS e CN. Questo punto va quindi chiarito.
In ogni caso, vorremmo segnalare la nostra completa contrarietà all’applicazione di tale decisione per i motivi che indichiamo di seguito:
1. TEMPISTICA DELLA DIRETTIVA
Non è possibile emanare una direttiva di questa importanza con decorrenza immediata, senza lasciare il tempo ai piloti, ai preparatori ed alle case costruttrici, di studiare una corretta applicazione dei dispositivi indicati nella direttiva stessa.
2. APPLICAZIONE DEL PATTINO DI LEGNO E CONTROINDICAZIONI PIU’ EVIDENTI
2a Il pattino di legno deve essere fissato a regola d’arte in modo da evitare possibili perdite dello stesso; le indicazioni su come fissarlo, devono essere fornite dalle case costruttrici delle vetture, che sono le uniche depositarie dei progetti ma non ci risulta che Osella, Norma, Wolf, Gloria, Radical o Elia, siano state consultate prima che questa direttiva fosse emanata. Come possiamo procedere all’applicazione in completa sicurezza senza indicazioni da parte delle case costruttrici?
E, cosa che ci stupisce ulteriormente, non sono stati consultati neppure la Commissione Velocità in salita Auto Moderne, i preparatori ed i piloti che queste vetture le guidano.
Ci risulta inoltre, che la Commissione Velocità in Salita, abbia a suo tempo avanzato alcune proposte che prevedevano una serie di misure di sicurezza per le vetture di questi gruppi, atte a limitarne le prestazioni, misure che erano state condivise con i Rappresentanti FIA in occasione di riunioni tenutesi durante gare di CEM. Per quale motivo queste proposte sono state totalmente ignorate?
2b Come sarà possibile avere indicazioni da case costruttrici che non esistono più? Per esempio Lucchini? Eppure, ci sono ancora vetture Lucchini che corrono come auto moderne in salita….
2c Nel disegno tecnico del pattino, oltre alla forma ed alle dimensioni, vengono indicati vari punti di fissaggio del pattino stesso al fondo della vettura; potremmo sapere con quale criterio sono stati definiti tali punti? Come potremo avere la certezza che, rispettando i punti di fissaggio indicati da ACI SPORT non andremo a collegare il pattino in un punto in cui esiste solo un foglio di carbonio o di alluminio dello spessore di pochi millimetri?
2d Come si può fissare il pattino ad una vettura con vasca in carbonio? Non certo trapanando la vasca per infilarvi un bullone da 8mm e lo stesso vale per le vetture con telaio in acciaio e pannellatura in alluminio o carbonio; chi ci assicura che praticando un foro nel telaio non andremo ad indebolirlo?
2e Se il pattino fissato senza avere avuto indicazioni precise dalla casa costruttrice, si stacca dalla vettura per una “spanciata”, oppure non si stacca ma la vettura perde direzionalità perché il pattino tocca su una “schiena d’asino”, evento tutt’altro che raro visto che corriamo su strade di montagna sempre più sconnesse e non in pista e questi fatti generano un incidente con danni alla vettura, al pilota, ad un commissario di percorso o a qualcuno del pubblico, chi sarà considerato responsabile per tale evento?
A nostro parere, il responsabile sarà considerato l’ente che ha emanato la direttiva che, tra l’altro, non è conforme alla normativa FIA.
2f Se il pattino di una vettura, regolare all’atto della partenza, viene violentemente in contatto con il fondo stradale a causa di un’escursione fuori dall’asfalto e risulta quindi molto danneggiato il pilota rischierà di essere penalizzato? Oppure, se il pattino si danneggia in modo importante, sarà necessario cambiarlo dopo ogni gara con un ulteriore aggravio di costi?
2g Nel caso di una vettura che abbia appena rinnovato il passaporto tecnico, con l’applicazione del pattino, che è un intervento tutt’altro che marginale, sarà necessario ripetere la procedura?
2h Sulle vetture E2SS con configurazione a ruote scoperte, come per esempio le Tatuus Formula Renault oppure le Formula Master, che già sono dotate di un pattino in legno a norma FIA, il pattino si dovrà applicare sopra quello già esistente?
A che altezza da terra dovranno viaggiare queste vetture?
E quindi siamo certi che i puntoni ed i relativi uniball potranno essere considerati sicuri dovendo essere estesi oltre il normale, per adeguarsi alla normativa?
Avete considerato che , in questo caso , potrebbe essere impossibile applicare la normativa?
2i In generale, le sospensioni delle vetture delle categorie oggetto della direttiva sono progettate per lavorare con angoli compatibili con le altezze ridotte in uso oggi. Alzando le vetture di parecchi centimetri per evitare di toccare il terreno, dovrebbero essere completamente riprogettate e questo è assolutamente da escludersi.
2l Le vetture CN sono già dotate di fondo piatto e non hanno estrattori, oltre ad avere un motore pressoché standard. Proprio per queste loro caratteristiche, pur essendo più lente delle E2SC, sono paradossalmente più difficili da guidare. Per quale motivo dovrebbero essere a loro volta dotate del pattino sotto il fondo?
2m Nel caso un pilota desideri disputare anche gare con validità CEM oppure gare FIA sia in Italia che all’Estero cosa deve fare? Cambiare ogni volta la configurazione della vettura in base alla gara che andrà a disputare?
Vi segnaliamo che abbiamo condiviso le nostre perplessità ed ottenuto l’approvazione all’invio di questa comunicazione, da parte di tutti i piloti più blasonati che frequentano le nostre salite, tra i quali: Simone Faggioli, Christian Merli, Omar Magliona, Giovanni Cassibba, Samuele Cassibba, Federico Liber, Domenico Cubeda, Vincenzo Conticelli, Francesco Conticelli, Diego De Gasperi, Alberto Dall’Oglio, Marco Satta, Giuseppe Vacca, Claudio Gullo, Marco Capucci e molti altri.
Vista la estrema importanza che attribuiamo alla sicurezza di noi piloti, degli addetti ai lavori e del pubblico, chiediamo l’annullamento della direttiva e proponiamo che il G.d.L si attivi per fornire nuove soluzioni da comunicarsi, con il dovuto anticipo, in vista della stagione 2021 se non della stagione ancora seguente 2022.
Escludiamo anche la partecipazione alle gare in Italia con normativa ACI/CSAI, da parte di tutti i piloti APA , e di tutti i piloti i cui nomi sono elencati sopra, fino a che non sarà modificata la direttiva.
Informiamo che la comunicazione in oggetto sarà divulgata tramite gli organi di stampa, i social media e tutti i blog che si occupano di Motorsport affinché la posizione di APA sia assolutamente chiara.
In attesa di un Vostro riscontro in merito a quanto sopra formuliamo i nostri migliori saluti
Associazione Piloti Auto

La lettera è firmata dal Presidente dell’associazione Emanuele Aralla, da tutti gli associati ed inoltre dai piloti Simone Faggioli, Christian Merli, Omar Magliona, Domenico Cubeda, Diego De Gasperi, Giovanni Cassibba, Samuele Cassibba, Vincenzo Conticelli, Francesco Conticelli, Federico Liber, Giuseppe Vacca, Marco Satta, Claudio Gullo.