Rally

1000 motivi per venire a correre ed a gustarsi il Rally San Martino di Castrozza e Primiero

E' dal 2007 il Presidente della San Martino Corse , imprenditore alberghiero, Cristian Marin è uno degli artefici del successo della gara e sicuramente la persona più adatta per parlare di una gara dalla storia importante e dal futuro particolarmente interessante. Con lui abbiamo scambiato due chiacchiere sulla corsa che ha da poco aperto le iscrizioni
AciSport 18 Agosto 2015

San Martino di Castrozza (TN) – Spesso parlando del San Martino si va con la memoria alla parte più remota della grande storia di questa gara. Ma, pur nel giusto ricordo del passato, ormai il “nuovo” San Martino, quello ripartito dopo la lunga sosta, ha però già una storia da raccontare e ormai anche una solida tradizione.

Noi siamo orgogliosi della nostra storia, del prestigio che ha acquisito il Rallye, è anche giusto sottolineare il lavoro che la San Martino Corse ha fatto dal 1995 in poi per rilanciare la sfida in chiave moderna, sperimentando ciclicamente il palcoscenico del massimo campionato italiano. Adesso siamo soddisfatti della dimensione avvincente e spettacolare del tricolore Wrc, con le macchine più belle e potenti, molto seguito dal pubblico”.

Fin dall’inizio vi siete distinti nel cercare di trovare una gara fatta su misura soprattutto per i piloti. Come è nata questa scelta e se ha ripagato?

Il Rallye fu concepito per dare ulteriore impulso al turismo. Vent’anni fa, quando è stata decisa la rifondazione, di nuovo gli operatori turistici hanno dato il loro fondamentale contributo per sostenere l’iniziativa. Oggi le cose non sono cambiate, anzi. Vista la crisi economica generale c’è ancora maggiore consapevolezza sul fatto che la corsa è un volano di promozione per questo territorio e i piloti sono i nostri clienti. Naturale quindi che cerchiamo di agevolare le loro esigenze, d’intercettare le loro aspettative. Il buon numero di partecipanti ogni anno credo dimostri che abbiamo scelto la strada giusta.

Quali sono le caratteristiche che devono attrarre i piloti verso la vostra gara?

Credo che i piloti vengano nella Valle del Primiero per un insieme di fattori combinati. In primo luogo la straordinaria bellezza del paesaggio, il contesto ospitale e l’importanza di una gara ricca di fascino e storia. Le Dolomiti caratterizzano il tracciato selettivo, ma appagano anche nelle pause e nelle serate in allegria. Tutto è concentrato tra San Martino e Fiera, per cui nella settimana del Rallye c’è una speciale atmosfera frizzante e contagiosa.

Ma il San Martino è un appuntamento interessante anche per gli appassionati. Cosa avete preparato per loro anche a livello di recettività alberghiera ed altro?

Il Rallye conclude in pratica la stagione estiva. Coloro che vogliono seguire la corsa trovano ancora la maggior parte delle strutture aperte e disponibili. C’è una grande varietà di offerta ricettiva e così ognuno può regolarsi secondo i propri desideri e capacità di spesa. Dopo il grande successo dello scorso anno, abbiamo deciso di riproporre la festa bavarese da venerdì 11 a sabato 12 settembre.

Quali sono in sintesi le maggiori novità di questa edizione?

Proprio perché riteniamo di dover privilegiare le esigenze dei concorrenti, non abbiamo fatto cambiamenti rispetto al format 2014. Chi torna avrà meno problemi nelle ricognizioni e nella gestione della logistica. Per quanto riguarda le prove speciali, sono convinto che il crono spettacolo di San Martino cui fanno seguito al sabato due passaggi su Manghen, Val Malene e Gobbera, siano garanzia di emozioni e divertimento per tutti, dentro e fuori l’abitacolo delle vetture.

Come Presidente della San Martino Corse chi si sente di ringraziare?

C’è un rapporto speciale tra la gente del Primiero e il Rallye, un senso di appartenenza reciproca. Pertanto debbo ringraziare non solo quelle persone che aiutano economicamente il comitato organizzatore, ma tutti i collaboratori della San Martino Corse e i tanti volontari che si prodigano per la buona riuscita della manifestazione. E’ bello riscontrare ancora grande entusiasmo per questa avventura sportiva che non finisce mai di stupire”.