55ª Coppa Paolino Teodori  

Una Coppa Teodori sfortunata per la Scuderia Speed Motor

COPPA TEODORI POCO FORTUNATA PER LA SPEED MOTOR, CHE COMUNQUE PIAZZA PARIDE MACARIO AL QUINTO E MICHELE FATTORINI AL SETTIMO POSTO ASSOLUTO
Claudio Roselli 26 Giugno 2016

ASCOLI PICENO – In un week-end non certo baciato dalla buona sorte, arrivano un quinto e un settimo posto assoluto per i due giovani alfieri della Speed Motor di Gubbio, rispettivamente Paride Macario e Michele Fattorini, alla 55esima edizione della Coppa Paolino Teodori di Ascoli Piceno, sesta prova sia del Campionato Italiano di Velocità in Montagna (Civm) che anche dell’Europeo (Cem) 2016. Miglior pilota della scuderia di Tiziano Brunetti è stato il bresciano Paride Macario su Osella Fa 30 del Team Faggioli gommata Pirelli, che ha tenuto la quinta piazza per somma di tempi, poiché in gara 2 è stato preceduto di appena 11 centesimi di secondo dall’Osella Pa 2000 del siciliano Domenico Cubeda. Per Macario, terzo piazzamento assoluto nel gruppo D/E2-SS e nella classe 3000 (è comunque un secondo posto relativamente ai punti del campionato europeo) dietro le altre due Osella Fa 30 di Christian Merli e Domenico Scola: 2’14”31 e 2’16”06 i riscontri cronometrici lungo i 5031 metri del tracciato, per un totale di 4’30”37. “Mi prendo il risultato, che consolida il secondo posto di gruppo nella classifica continentale – ha dichiarato Macario – ma per il resto nella tappa di Ascoli Piceno ho avuto il mio da fare con l’assetto della vettura. Abbiamo provato a effettuare un test cambiando la tipologia di cerchi, ma occorre lavorare sui posteriori dell’Osella e spero che dalla prossima gara in Polonia si comincino a notare i miglioramenti. Come sempre, un grazie sentito al Team Faggioli”.

fattorini coppa teodori

Michele Fattorini, sesto al termine di gara 1 in 2’14”95 con la Osella Pa 2000 Evo Honda, ha alzato il tempo anche lui nella salita successiva (2’17”17), permettendo a Cubeda – più costante nel rendimento – di sopravanzarlo nel computo totale. Problemi di …gioventù, potremo definirli, relativi alla nuova Osella, che hanno impedito a Fattorini di esprimersi al meglio: il sorpasso in graduatoria è costato sia il terzo posto assoluto nel gruppo E2-SC, sia la vittoria nella classe 2000, tutto a beneficio di Cubeda e al 26enne pilota di Porano non rimane che il secondo posto di classe. Gara a metà per il trentino Adolfo Bottura su Osella Fa 30 Zytek, che dà forfait nella salita della mattina a causa della rottura di un semiasse per poi presentarsi nel pomeriggio con un onorevole 2’21”39, undicesimo tempo assoluto di gara 2 e quarto di gruppo D/E2-SS. Nella classe 2000, sempre delle vetture monoposto, positivo terzo posto dell’altro trentino della Speed Motor, Giancarlo Graziosi, su Tatuus Formula Master: 2’28”95 e 2’30”45 il verdetto del cronometro in una classe dominata dal siciliano Samuele Cassibba (anche lui su Tatuus Formula Master) davanti al trentino Diego Degasperi su Lola Honda. Immediatamente sotto il podio della 2000, il sardo Sergio Farris, anche lui su Tatuus Formula Master, che in 2’31”20 e 2’32”26 è finito con oltre 4” complessivi di ritardo da Graziosi. Un Farris comunque in crescita, che si sta avvicinando sempre più al compagno di scuderia. Nella classe 1600, Filippo Ferretti su Tatuus Formula Azzurra è davanti in gara 1 di 1”11 nei confronti del beniamino locale Andrea Vellei su Gloria C8P Kawasaki, ma perde da quest’ultimo 2”63 in gara 2 e alla fine è secondo per 1”52, nonostante due salite in fotocopia (2’46”12 e 2’46”51), per cui a fare la differenza sono stati gli oltre 3” tirati giù da Vellei, che dispone di un mezzo più performante. Quarto posto nella classe 3000 del gruppo E2-SC per la Ligier del tuderte Romano Fortunati, che sale in 2’34”02 e in 2’35”67, ma davanti ci sono avversari chiamati Simone Faggioli, Omar Magliona (entrambi su Norma M20 Fc) e Vincenzo Conticelli su Osella Pa 30 Zytek. Oscar della sfortuna sicuramente al marchigiano Marco Sbrollini, che in questa edizione della Coppa Paolino Teodori ha realizzato l’impresa di salvare la sua Lancia Delta: nel tratto finale di gara 1, deve fronteggiare con abilità la rottura di un iniettore e dopo aver tagliato il traguardo in 2’47”31 va alla ricerca di estintori per stroncare subito il principio di incendio che si innesca nella macchina. Vi riesce alla perfezione e risistema la “Deltona” in vista di gara 2: parte regolarmente ma dopo poche curve subentra un altro inconveniente alla bobina; a quel punto, Sbrollini è costretto al ritiro. “Sono contento sia per aver preservato la Lancia dai danni che si sarebbero potuti verificare, per cui ho anticipato le mosse, prevedendo ciò che sarebbe accaduto – afferma Sbrollini – sia perché a condizioni normali me la sarei battuta bene con gli avversari più forti. Pazienza, sarà per la prossima volta!”. Peraltro, Sbrollini era stato premiato proprio ad Ascoli per essere stato fra i piloti della regione a essersi distinto nel 2015. Infine, per l’eugubino Paolo Biccheri è settimo posto assoluto nella Racing Start Plus e quinto nella Rs2 con la Renault New Clio Rs. I tempi: 3’00”18 e 3’01”50.