Catania – È stato un lungo inverno quello trascorso all’ombra del vulcano Etna, ma nelle notti illuminate dagli incandescenti zampilli di lava, mentre gli altri riposavano c’era chi maturava sempre più piani di rivincita. Dopo l’annuncio del pensionamento della bianca Renault 5, l’anno sabbatico trascorso a bordo pista ha fatto cambiare idea a Salvo Ragusa che in fondo non aveva digerito l’epilogo della carriera della sua mostruosa creatura. Dopo aver dominato la classe 1.6 turbo del Gruppo E1, il figlio Pietro Ragusa, che la voglia di mettere il casco non l’ha mai persa, si era ritrovato a confrontarsi con un nuovo avversario, da tutti ritenuto imbattile, e lo ha fatto con una vettura che troppo spesso non gli aveva dato la possibilità di sfruttarne tutto il potenziale che palesava i segni di tre anni trascorsi a pieno regime.

Ma Pietro aveva venduto cara la pelle, riuscendo anche ad arrivare davanti qualche volta. Questo era il tarlo che rodeva la mente del patriarca della Ragusa family mentre, nel tempo libero dal lavoro di officina, si dedicava ad un’altra delle sue passioni, curare l’orto di casa. Fino a quando.. ha scagliato lontano la zappa ed è tornato a chiudersi nella sua officina e con la stessa energia con cui il dio Efesto forgiava i fulmini per Giove all’interno del vulcano, ha creato un nuovo motore, estremizzando ogni particolare, gli ha accoppiato un nuovo cambio sequenziale, ultimo nato della factory Bacci, e per non tralasciare nulla, ha completato lo sviluppo aerodinamico che era stato pensato ma mai realizzato: il risultato, appena svezzato in pista, rivaleggia con i fiammeggianti fulmini di Efesto! La bianca Renault 5 Gt Turbo debutta questo fine settimana al 54° Trofeo Vallecamonica, il primo dei sette appuntamenti del Campionato Italiano Supersalita a cui Pietro Ragusa parteciperà. Per Pietro si tratta del debutto assoluto in questo impegnativo tracciato e gli servirà per prendere le misure alla rinnovata vettura di casa. In bocca al lupo!

ufficio stampa Scuderia
Max Lo Verde