51ª Course de Côte de Bagnols Sabran  

Ottimo terzo posto di classe per Michele Fattorini alla 51ª Course de Côte de Bagnols Sabran in Francia

OTTIMO TERZO POSTO IN CLASSE 1000 PER MICHELE FATTORINI CON LA WOLF GB08 THUNDER ALL’ESORDIO NEL CAMPIONATO FRANCESE DELLA MONTAGNA A SABRAN. E IL PROSSIMO WEEK-END, NUOVO TEST IN TERRA TRANSALPINA A COL SAINT PIERRE PER LA “PRIMA” DEL CAMPIONATO EUROPEO
Claudio Roselli 6 Aprile 2022

Terzo posto nella classe 1A (1000) della E2-SC per Michele Fattorini all’esordio in terra francese nella 51esima Course de Cote de Bagnols-Sabran, che ha dato il via al campionato della montagna nel Paese transalpino. Al volante della Wolf GB08 Thunder con il telaio in carbonio standard, il 32enne pilota umbro della Speed Motor – alla sua prima gara della stagione 2022 – ha coperto i 3 chilometri e mezzo del tracciato in 1’34”289, poi ha migliorato nelle due successive manche, salendo in 1’33”434 e in 1’33”493: questi i due migliori tempi validi ai fini della classifica aggregata, che lo pongono alle spalle di Axel Petit e di Sebastien Jacqmin, entrambi su Nova NP03.

Lo stesso patron della Wolf Racing France, Lionel Champelovier, si è complimentato con lui anche attraverso un post su Facebook. “Sono soddisfatto delle prestazioni di domenica perché stato un ottimo test – ha commentato Fattorini – tanto più che eravamo sprovvisti delle gomme nuove, dal momento che vi è stato un problema nella spedizione, per cui abbiamo trascorso il week-end con gli pneumatici usati. Ciononostante, siamo stati competitivi: dovevamo confrontarci con le Osella PA 21 Jrb e le Norma, ossia le Nova Proto.

Abbiamo messo dietro le Osella e anche con le Norma ce la siamo giocata per questione di decimi nelle varie manche”. Proprio per effetto di questo eccellente responso, Fattorini rimarrà ora in Francia per andare a disputare la cronoscalata di Col Saint Pierre, che sabato 9 e domenica 10 aprile inaugurerà il campionato europeo della montagna. “Per l’occasione – conclude Michele Fattorini – proveremo nuovi aggiornamenti, fra i quali anche il motore di 1100 centimetri cubici