Si sapeva che l’Ecce Homo, con il suo tracciato da velocità pura, poteva essere indigesta per O’Play e la sua Mitsubishi Lancer Evo IX. Però il meraviglioso stato di forma e la fiducia nel pacchetto macchina-pilota dopo quattro vittorie nette consecutive, nonché il successo 2024 sulla “pista” di Sternberk in Repubblica Ceca, autorizzavano l’ottimismo in casa Phoenix Racing Team.

Invece ieri, subito al via, è saltato un semiasse posteriore costringendo Antonino Migliuolo a correre in difesa, piano pianino per arrivare su solo per onore di firma e la curiosità di vedere il riscontro cronometrico: 4’13”809, nono tempo di Gruppo 3, lontanissimo dal graffio di Milovan Vesnic in 3’16”897 con la sua Audi RS3 LMS, ma anche a oltre 38” da Jiri Osmera su Cupra TCR, ottavo di frazione. Un distacco che ha azzerato qualsiasi velleità di fare gara 2 per cercare il podio o comunque punti importanti. Comprensibile dunque la decisione di rinunciare e fare rientro a casa, senza prendere rischi inutili e stressare gomme e motore, visto che il prossimo weekend c’è da la volontà di affrontare il Bondone da protagonista. “Peccato davvero – sottolinea O’Play – perché, visti anche i tempi dei miei avversari, era giusta la sensazione di avere il colpo in canna per stare davanti.

Avevo chiesto la mappatura più aggressiva e con gomme nuove tutto era possibile. Comunque non sono arrabbiato, un guasto può sempre capitare e bisogna metterlo in conto. Scarterò questo risultato e amen. Adesso ci prendiamo il tempo di rimettere a posto le cose e poi concentrarci sulla Trento Bondone, l’appuntamento di casa che attendiamo tutto l’anno con una passione straordinaria. Spero che la dea bendata mi restituisca un po’ di attenzioni”. In archivio l’Ecce Homo, O’Play è ancora al comando della graduatoria FIA di Categoria 1 e di Gruppo 3. Per il titolo delle “closed cars” bisogna fare i conti con lui!

Allegata foto Sebastien Beyer