Migliuolo, un secondo di rabbia in una Rampa tutta di traverso
Deluso e furente, mai sfiduciato. Antonino Migliuolo si è dovuto accontentare del secondo posto di categoria 1, Gruppo 3, alla 41ª Rampa Internacional da Falperra che nel fine settimana ha inaugurato il trittico di maggio del Fia European Hill Climb Champonship 2022.
Ai problemi di pressione al turbo sulla Mitsubishi Lancer Evo IX già apparsi eloquenti nelle prove del sabato, ieri in gara si è aggiunto l’inconveniente di un cedimento dei cavi delle bobine che ha mandato in tilt l’impianto elettrico e la gestione dell’elettronica. Forse la causa va ricercata nel lavoro intenso di preparazione della vettura nei giorni immediatamente precedenti la trasferta lusitana. Quando il tempo è tiranno, l’errore è dietro l’angolo.
La vettura non è riuscita a esprimere il suo potenziale, limitando fortemente la prestazione del driver di Phoenix Racing Team, il quale così riassume: “Abbiamo tentato l’impossibile per correggere il tiro, ma tra cali di potenza, scatti di turbina e silenzi improvvisi, è stato una specie di calvario”.
Non aggiunge altro e si lecca le ferite Migliuolo, perché di tempo ce n’è davvero poco e bisogna risolvere in fretta il gap tecnico, dato che nel prossimo fine settimana si riaccendono subito i motori in Spagna alla 50ª Subida al Fito. Comunque la piazza d’onore portoghese, alle spalle del macedone Igor Stefanovski, degno avversario in diverse occasioni, è risultato da guardare in chiaroscuro in attesa di rivestire i panni di O’Play con una Lancer all’altezza del suo manico.