Cronoscalate 68ª Trento Bondone  

Michele Mancin ai piedi del podio alla Trento Bondone

Il pilota di Rivà porta a termine, al quarto posto, una trasferta resa comunque positiva dall'assenza di problemi tecnici e dall'aver mantenuto aperti i giochi di campionato.
Ufficio Stampa 4 Luglio 2018

Rivà (Ro) – Non tutto il male vien per nuocere, ecco cosa deve aver pensato Michele Mancin al termine della sessantottesima edizione della Cronoscalata Trento – Bondone, tenutasi nel recente weekend, chiusa appena fuori dal podio della classe A 1600.

Alla guida della consueta Citroen Saxo gruppo A, curata da Assoclub Motorsport, il portacolori della scuderia polesana Mach 3 Sport ha portato a termine il quinto appuntamento del Campionato Italiano Velocità Montagna 2018 con una quarta piazza che, seppur sia al di sotto delle aspettative della vigilia, torna comunque utile in chiave tricolore, mantenendo inalterate le possibilità di centrare il terzo alloro.

Il risultato singolo è, per certi versi, andato in secondo piano, con il pilota di Rivà che si è dimostrato quasi più felice nel non aver affrontato particolari problemi prima del via, a differenza delle ultime trasferte.

“È andata abbastanza bene” – racconta Mancin – “perchè la nostra Saxo non si è rotta. Questo è già un ottimo punto di partenza per tracciare un bilancio in vista dell’arrivo di metà campionato. Siamo rincuorati e sereni, nonostante la classifica non ci dia molta soddisfazione. Per come sono andate le cose negli ultimi impegni di campionato il solo fatto di essere ancora in lotta, grazie alla matematica, per il titolo italiano è una soddisfazione. Tutte queste problematiche hanno creato un po’ di tensione e di nervosismo. Dovremo lavorare ora per cercare di ritrovare la giusta tranquillità e farci su le maniche per tentare la rimonta su Tinella.”

A dire il vero la dea bendata ha provato, anche qui in Trentino, a mettere il bastone tra le ruote a Mancin, sotto forma di un aumento anomalo della temperatura olio durante la sessione di prove del Sabato.

Senza possibilità di sbagliare il colpo, data la conformazione del programma che prevedeva un’unica manche di gara, il polesano affrontava la salita non al massimo della forma, commettendo alcuni piccoli errori che lo han tagliato fuori dal podio finale.

“Durante le prove del Sabato” – sottolinea Mancin – “abbiamo accusato un anomalo aumento della temperatura dell’olio. Dopo un confronto con Manuel, di Assoclub Motorsport, abbiamo capito che non era niente di grave. In realtà avevo paura di fondere il motore della Saxo. Ci mancava solo questa. Devo fare i miei complimenti a Tinella. È andato davvero fortissimo. Dal canto nostro non siamo per nulla contenti. Abbiamo alzato di cinque secondi il tempo che abbiamo fatto segnare, sei anni fa, quando affrontavamo la Bondone per la prima volta. Cosa è mancato? Ho avuto dei punti bui. Diciassette chilometri da ricordare sono davvero tanti e, in un paio di occasioni, la memoria è venuta a mancare. Non abbiamo provato a dovere la gara, questa è la realtà. Quindi complimenti a Tinella ma, state certi, venderemo cara la pelle. Abbiamo un po’ di tempo per sistemare questo problema di temperatura olio, prima della prossima uscita in Calabria a fine mese. Crediamo ancora di potercela fare e ci proveremo.”