L’AC Festina lente abbandona le gare

L'accorata dichiarazione del Presidente Rosario Lo Cicero Madé, che si dice profondamente deluso dall'ambiente ma nel quale ha, anche, trovato degli ottimi compagni di viaggio
Ufficio Stampa 30 Settembre 2020

L’Associazione Culturale Festina lente annuncia, per voce del suo Presidente Rosario Lo Cicero Madè, la cessazione dell’attività automobilistica “sono stati cinque anni intensi e piani di soddisfazioni che ci hanno visto vincere anche un titolo Italiano Rally tra le vetture storiche, diversi Trofei Nazionali, sia nella velocità che negli Slalom. Abbiamo anche conseguito brillanti risultati alla Targa Florio, gara tanto amata dai piloti, e tanti, tantissimi Titoli Regionali, ma ho comunque deciso di fermare inderogabilmente l’attività”.

Cerchiamo di capire meglio i motivi che hanno portato a questa drastica e inattesa decisione “semplice – dice sempre il Presidente – ho iniziato a gareggiare, sempre per divertimento, ma con impegno mosso da spirito dilettantistico, quello spirito che, a mio avviso, non deve mai perdere di vista chi affronta questo sport ai nostri livelli. È una decisione – continua Rosario, presa unitamente con mia moglie, che habfayto tanti sacrifici per me e per gli altri componenti il nostro Sodalizio. In pratica, ci siamo semplicemente stufati dell’ambiente, di sentire sempre gli stessi discorsi e di non ricevere in cambio il rispetto e la considerazione che ci attendevamo e lo sottolineo, non ci riferiamo a quei quasi trenta amici e piloti che sono rimasti con noi dall’inizio alla fine della nostra avventura motoristica”.

“In questi anni – prosegue Lo Cicero Madè – abbiamo spesso subito minacce, come quelle avvenute nei giorni precedenti lo Slalom di Custonaci, minacce riconducibili alla mia libera attività giornalistica che mi ha sempre portato a scrivere, in maniera veritiera e reale, quel che avveniva nel corso di talune manifestazioni. Ho sempre scritto di quello che vedevo con i miei occhi e mai quello che mi veniva raccontato da fonti non certe o poco attendibili”.

Ma c’è dell’altro “il lockdown mi ha dato la possibilità di riflettere – dice sempre Madè – quella possibilità che non avevo avuto prima, perchè travolto dall’adrenalina e dal vortice degli avvenimenti sportivi che si susseguivano, oltre che dalla mia irrefrenabile passione per l’automobilismo. Nel lungo periodo di stasi forzata – prosegue il Presidente – mi sono passati per la mente i volti di coloro i quali, da veri o presunti amici, con scuse non sempre plausibili, se ne sono andati perchè ammaliati da sirene, con proposte, a loro avviso migliori delle nostre“.

“Mi sono passati davanti – continua Rosario -.anche i volti di coloro i quali rifiutarono di darmi la solidarietà formale richiesta dopo le intimidazioni delle quali ho fatto cenno, in precedenza, costringendomi, di conseguenza, ad allontanarli dalla nostra Associazione”.

Ma non basta; “La Delegazione Regionale di ACI Sport, così come l’ACI Palermo – prosegue Rosario – mi hanno molto deluso, anche perchè non sono stati capaci, sempre secondo il mio metro di giudizio, di far sentire la propria voce durante il periodo più duro della pandemia, eclissandosi e non supportando, magari attraverso una semplice telefonata, un semplice messaggio o con una semplice email, coloro i quali, per motivi svariati stava soffrendo, vuoi per difficoltà economica che per il blocco dell’attività sportiva o addirittura per motivi di salute”.

C’è poi un’altro aspetto sul quale Rosario Lo Cicero Madè vuole puntare la sua attenzione: “Anche in ambito dilettantistico, tra le Scuderie, si è scatenata, ormai da anni, una sorta di guerra volta ad accaparrarsi i piloti ritenuti migliori e questo nonostante spesso alla bravura in gara non sempre si accoppi uno spirito nobile. Io che ho sempre trattato tutti alla stessa stregua, non me la sono sentita di entrare in questo vortice fatto di inviti in pizzeria, promesse economiche non sempre attendibili e mantenibili, di sponsor che non sempre ci sono e non sempre sono in grado di mantenere gli impegni assunti. Insomma – prosegue Madè – non ho voluto prima e non voglio adesso, promettere ciò che non sono certo di poter mantenere”.

In conclusione, Rosario Lo Cicero Madè, racconta di se stesso e invia un messaggio ai suoi ex piloti: “Personalmente, dopo gli anni temerari del Karting, dopo aver gareggiato anche negli USA, posso ritenermi soddisfatto di quanto ho raccolto, dai nove Titoli di Campione Siciliano Slalom delle Classi 1100cc e 1300cc racimolati nei Gruppi A – N e Racing Start, ai due Titoli di Campione Siciliano Velocità in Salita della Classe 1300cc. sino a giungere alle due Coppe CSAI ed alle due Coppe ACI Sport, vinte negli Slalom. Credo che di più e di meglio, viste le mie capacità ed i miei mezzi economici e tecnici a disposizione, non avrei potuto fare. Ai miei piloti ed amici che mi sono stati sempre vicini e fedeli – si avvia alla conclusione il Presidente – da Rocco Aiuto a Francesco Fontana, da Mario De Simone a Dino Blunda, da Natale Giordano a Gaspare Rizzo, da Paolo Iones a Ciccio La Franca, da Vincenzo Coraci ad Angelo Fici, da Baldo Bellina ad Agostino Bonsignore, da Vincenzo Cammarata a Maurizio Marino, da Nello Di Lorenzo alla famiglia Calandrino, da Vincenzo Cammarata ad Ignazio Amato al giovane Francesco Adragna, così come agli ultimi arrivati nel nostro Sodalizio come Santo Randazzo, Gianpiero Spata, Piero Zito, Diego Bartolotta e Giovanni Filippone, così come ai coniugi Marinella Farina e Antonino Mazzola resterà sicuramente il ricordo delle particolari manifestazioni di fine anno e degli esclusivi riconoscimenti loro assegnati, tutti firmati Pippo Madè, ricordi che sono augurio di prosecuzione di amicizia che, finita la pandemia del maledetto Covid-19, ci vedrà, mi auguro, ancora uniti e presenti alle manifestazioni Culturali che la AC Festina lente, la quale vanta oltre venti anni di attività, e che ha in programma e in fase organizzativa. Li stringo, unitamente a mia moglie Claudia ed a mio padre Maestro Pippo Madè – conclude il Presidente – in un metaforico abbraccio e gli auguro di potersi accasare in Scuderie migliori della nostra e di poter continuare con soddisfazione la loro attività sportiva”.