Cronoscalate 45ª Pieve Santo Stefano – Passo dello Spino  

La Speed Motor “Regina” fra le vetture moderne alla 45ª Pieve Santo Stefano – Passo dello Spino

PRIMO POSTO DI MICHELE FATTORINI SU OSELLA FA 30, TERZO DI FRANCO MANZONI E QUINTO DI ALESSANDRO ALCIDI
Ufficio Stampa 18 Giugno 2017

PIEVE SANTO STEFANO – Dominio della scuderia Speed Motor nella gara delle moderne alla cronoscalata dello Spino, che a Pieve Santo Stefano ha consumato l’8° edizione della storica e la 45esima di sempre. Un primo, un terzo e un quinto posto assoluto: i portacolori del team di Tiziano Brunetti hanno recitato la parte del leone sui 6 chilometri del tracciato, grazie in primis a Michele Fattorini, che iscrive il proprio nome nell’albo d’oro della competizione – relativamente alla specifica sezione – al termine di un interessante duello con il trentino Diego Degasperi. Al volante entrambi di un’Osella Fa 30 e già avversari nel Civm, sono stati divisi nel computo totale da appena 1”15, con Fattorini più veloce di Degasperi sia in gara 1 che in gara 2. Nella salita del mattino, il 27enne di Porano ha fatto fermare il cronometro a 2’44”25 contro il 2’45”27 di Degasperi, mentre nel bis pomeridiano la differenza è stata di appena 13 centesimi di secondo: 2’45”15 il tempo di Fattorini e 2’45”28 quello di Degasperi. “Ero venuto qui soprattutto per testare le condizioni della macchina – ha dichiarato Fattorini – e posso garantire che i problemi tecnici affiorati ci hanno tenuto in apprensione fin dalle prove; un week-end sostanzialmente tribolato, nel quale siamo comunque riusciti a limitare i danni, ottenendo la prima posizione”.

Il miglior Spino di sempre trasmette una motivata soddisfazione a Franco Manzoni, terzo assoluto dietro i due grandi protagonisti e primo in E2-SC con la sua Osella Pa 21/S Evo: il 2’54”79 e il successivo 2’55”70 (soltanto 91 centesimi in più, quindi) certificano la prestazione del ravennate, visibilmente contento: “Era il massimo che avrei potuto fare contro vetture che hanno quasi 200 cavalli in più della mia – ha detto Manzoni – e ci sono riuscito, se soltanto si considera che qui ho migliorato di 4” il mio primato personale, stabilito tre anni fa e stavolta l’asfalto presentava qualche piccolo avvallamento in più rispetto ad allora. L’Osella è a posto e a questo risultato ha contribuito anche la modifica operata agli assetti”.

Scorrendo ancora la graduatoria assoluta, dopo il quarto posto di Fabrizio Peroni su Osella Pa 20 S, ecco il quinto di un Alessandro Alcidi a suo modo eccezionale: il 29enne tuderte bagna l’esordio allo Spino con un 3’03”02 in gara 1 e addirittura un 2’59”87 in gara 2 con l’Osella Pa 21 Jrb, anch’essa provata per la prima volta sul percorso toscano. Primo posto nella classe 1000 e secondo di gruppo nella E2-SC: “Considerando il fatto che ho saltato una manche di prova per il problema al sensore dei giri – ha commentato Alcidi – il vero debutto l’ho fatto direttamente in corsa, ma l’obiettivo di scendere sotto il tetto dei 3 minuti è stato centrato. Va benissimo così, come l’Osellina che ho guidato”. Meno fortunato l’eugubino Gianni Urbani, impegnato nella CN con l’Osella Pa 21/S, che aveva il quinto tempo assoluto al termine di gara 1 in 3’01”89; poi, il ritiro nella seconda salita. “Noie al cambio – ha spiegato Urbani – che mi avevano praticamente tolto la seconda marcia; nel momento in cui mi sono accorto dell’anomalia, ho preferito non rischiare e mi sono fermato”.