Un’operazione della Guardia di Finanza di Frosinone ha scosso il mondo del rally, portando all’arresto di sei persone, tra cui il pilota valtellinese Marco Gianesini, finito agli arresti domiciliari. L’inchiesta, coordinata dalla Procura della Repubblica di Frosinone, ha rivelato un complesso sistema di evasione fiscale legato alle sponsorizzazioni nelle gare automobilistiche.
Un sistema di frode fiscale su scala nazionale
L’operazione ha coinvolto oltre 200 militari della Guardia di Finanza, con perquisizioni e sequestri per oltre 40 milioni di euro. L’organizzazione criminale individuata operava tramite società “cartiere” con sede principalmente in provincia di Frosinone, le quali emettevano fatture false per sponsorizzazioni destinate a soggetti economici reali, prevalentemente nel nord Italia, in particolare tra Sondrio e Lecco.
Il sistema consentiva agli operatori coinvolti di ottenere indebiti vantaggi fiscali, grazie alla deduzione di costi inesistenti e alla detrazione dell’IVA. Le somme di denaro, formalmente trasferite tramite bonifici bancari, venivano successivamente restituite in contanti ai promotori della frode, al netto di una quota trattenuta dalle società fittizie.
Coinvolti 181 indagati e 417 società
L’indagine ha permesso di identificare 181 persone coinvolte nel sistema illecito, con accuse che vanno dall’associazione per delinquere finalizzata a reati tributari al riciclaggio, passando per autoriciclaggio, intestazione fittizia di beni e bancarotta fraudolenta. Inoltre, risultano implicate 417 società distribuite su 14 regioni e 37 località.
L’ammontare complessivo delle fatture false emesse dall’organizzazione supera gli *80 milioni di euro, con un’evasione IVA stimata in oltre 11 milioni di euro.
Le misure cautelari e le indagini in corso
Le ordinanze di custodia cautelare hanno riguardato sei persone ai vertici dell’organizzazione, tra cui quattro residenti in provincia di Frosinone, uno in provincia di Latina e uno in provincia di Sondrio, identificato come Marco Gianesini. Il pilota valtellinese, contattato attraverso il suo ufficio stampa, ha dichiarato di non poter rilasciare dichiarazioni in merito alla vicenda.
L’indagine, avviata a seguito di anomalie riscontrate nei contratti di sponsorizzazione di gare di rally, ha incluso più di mille rapporti di conto corrente analizzati presso numerosi istituti di credito. Gli accertamenti hanno evidenziato la presenza di un sistema articolato di movimentazioni illecite di capitali, con l’obiettivo di ostacolare la tracciabilità dei flussi finanziari.
Le perquisizioni e i sequestri continueranno nei prossimi giorni, mentre la Procura di Frosinone proseguirà il lavoro investigativo per definire ulteriori responsabilità e sviluppi della vicenda.