Fantastica doppietta di Mirco Savoldi con la Lucchini Honda nell’ultima tappa del Master Tricolore Prototipi a Vallelunga
VALLELUNGA – Domenica trionfale per Mirco Savoldi nell’ultimo appuntamento del 2021 con il Master Tricolore Prototipi, organizzato dal Gruppo Peroni Race, all’autodromo “Piero Taruffi” di Vallelunga. Il bresciano della Speed Motor, al volante della Lucchini motorizzata Honda, ha nettamente dominato entrambe le gare della classe 2000 della E2-SC, creando il vuoto alle sue spalle e realizzando una eccezionale doppietta. Una supremazia che Savoldi ha imposto fin da quando il verde del semaforo si è acceso, sia nella competizione mattutina che in quella pomeridiana: scatto subito in testa, attacchi decisi per guadagnare più terreno possibile sui diretti avversari e poi controllo della situazione. Una tattica che gli ha dato ragione in pieno, tanto che non c’è stata storia: Savoldi padrone assoluto davanti alla Norma M20 Fc di Ranieri Randaccio e alla Tatuus Py 012 di Giancarlo Pedetti. Questo l’ordine di arrivo in fotocopia delle ultime due competizioni stagionali. “E’ stata, se vogliamo, una sfida atipica – ha commentato un soddisfatto Savoldi – perché in pista c’erano soltanto sei vetture, ma è pur vero che gli assenti hanno sempre torto. Ci eravamo prefissati di partire spediti per accumulare un vantaggio da poter poi gestire al meglio e così è andata”.
E in gara 2, con il fondo asciutto, Savoldi ha stabilito anche il giro più veloce in 1’35”386, a dimostrazione del cambio di passo acquisito dalla sua Lucchini dopo la soluzione del problema all’elettronica, nonostante l’inghippo del sabato: “Durante le qualifiche, non avevamo capito che cosa fosse successo al motore – spiega ancora Savoldi – perché stentavamo nel trovare la carburazione, poi ci siamo accorti che la causa era l’otturazione degli iniettori, pieni di detriti, per cui la benzina non passava e allora li abbiamo sostituiti. A quel punto, la macchina ha recuperato le sue prestazioni e in gara 1, sul bagnato, ero fiducioso sulla possibilità di fare bene, avendo messo a fuoco anche i punti del circuito nei quali l’asfalto era più viscido; in gara 2, disputata con il fondo asciutto, avevo qualche dubbio dovuto alla competitività di Ranieri Randaccio e Giancarlo Pedetti, ma anche in questo caso sono partito molto bene e, una volta avanti con largo margine, ho pensato ad amministrare il risultato. Un ringraziamento particolare ai componenti del mio staff, che con il lavoro eseguito mi hanno permesso di raggiungere i migliori risultati anche qui a Vallelunga”. Un’annata che si conclude dunque in crescendo per Savoldi? “Sì, la Lucchini ha cominciato a dare le risposte attese e io credo di aver seminato bene, gettando le giuste basi per la prossima stagione”.