Decisione ufficiale comunicata dall’autodromo: l’edizione 2025 non si terrà per motivi organizzativi e di calendario.
Salta l’edizione 2025 del Monza Rally Show. L’Autodromo Nazionale di Monza ha annunciato l’annullamento dell’evento, previsto come da tradizione a dicembre, spiegando che la decisione è legata a difficoltà logistiche e alla sovrapposizione con altri appuntamenti sportivi.
È arrivata come un fulmine a ciel sereno la notizia che nessuno tra gli appassionati di motori avrebbe voluto leggere: il Monza Rally Show 2025 non si farà. L’annuncio è giunto nel pomeriggio di sabato, direttamente dall’Autodromo Nazionale di Monza, con una nota sobria ma inequivocabile.
La manifestazione, che da decenni trasforma il “Tempio della velocità” in un palcoscenico per piloti, rallysti e campioni di ogni categoria, avrebbe dovuto andare in scena a dicembre. Come ogni anno, erano attesi migliaia di spettatori, curiosi e famiglie intere per vivere un fine settimana all’insegna dello spettacolo e del rombo dei motori. Ma questa volta, i cancelli resteranno chiusi.
La direzione dell’autodromo ha espresso rammarico, chiarendo in un comunicato:
“Non è una decisione presa a cuor leggero. Tuttavia, le condizioni attuali non consentono di organizzare il Monza Rally Show garantendo il livello di qualità e sicurezza che il pubblico merita. Stiamo già valutando soluzioni alternative per il futuro.”
Sui social, la delusione è palpabile. “Era il nostro appuntamento fisso di fine anno, una festa per tutti,” scrive un utente storico del gruppo “Fans del Monza Rally Show”. Altri ricordano momenti iconici: le sfide tra Valentino Rossi e Dani Sordo, le prove spettacolari sotto la pioggia, le auto che sfrecciano tra i cordoli illuminati dalle luci di dicembre.
Dietro la scelta, ci sarebbe un intreccio di motivi pratici e gestionali. Il calendario dell’autodromo, già fitto di eventi internazionali e lavori di manutenzione, avrebbe reso complicata la collocazione logistica del rally. Si parla anche di questioni legate ai costi: l’organizzazione di un evento di tale portata richiede risorse significative, e i margini di sostenibilità sembrano essersi ridotti.
Un addetto ai lavori, rimasto anonimo, ha spiegato che “negli ultimi anni l’evento è diventato sempre più complesso da gestire, tra permessi, sicurezza e tempistiche. Serviva una pausa per rimettere tutto in ordine”.
L’annullamento segna una battuta d’arresto per uno degli eventi più amati del motorsport italiano, capace di unire professionisti e amatori in un’atmosfera unica. Tuttavia, l’autodromo lascia intravedere una luce in fondo al tunnel: si parla già di un possibile ritorno nel 2026, magari con una formula rinnovata, più snella e sostenibile.
Per ora resta il dispiacere, ma anche la speranza che questa sospensione serva a rilanciare, e non a chiudere, una tradizione che ha fatto la storia del circuito brianzolo.