Cronoscalate 53° Trofeo Luigi Fagioli  

53° Trofeo Luigi Fagioli da ricordare per la Speed Motor

COPPA PER SCUDERIE, MEMORIAL MAURO RAMPINI, DUE PILOTI NELLA “TOP TEN” E SEI PRIMI POSTI DI CLASSE: “UN’EDIZIONE STRAORDINARIA PER LA SPEED MOTOR”, HA DICHIARATO IL SUO PRESIDENTE, TIZIANO BRUNETTI, NELLO STILARE IL BILANCIO DEL 53ESIMO TROFEO “LUIGI FAGIOLI”
Ufficio Stampa 22 Agosto 2018

Nonostante l’amarezza per i ritiri di Michele Fattorini e di Marco Sbrollini, c’è un bilancio largamente positivo per la Speed Motor al 53esimo trofeo “Luigi Fagioli”, ottava tappa del campionato italiano di velocità in montagna. Nella gara di casa, il team del presidente Tiziano Brunetti ha centrato per la terza volta l’obiettivo di conquistare la coppa per scuderie (che si somma a quelle datate 2014 e 2016), grazie alle prestazioni di Angelo Marino, Sergio Farris e Alessandro Alcidi, con quest’ultimo che – essendo stato autore del miglior risultato per somma di tempi fra i piloti umbri – si è aggiudicato la prima edizione del memorial intitolato a Mauro Rampini. Ma ecco tutti i numeri della Speed Motor nella Gubbio-Madonna della Cima: due portacolori fra i primi dieci della classifica assoluta, con Angelo Marino quarto su Lola B99/50 e Sergio Farris decimo su Osella Pa 2000 Evo. Palma del migliore a Marino, con la consapevolezza del fatto che il 31enne salernitano sia in evidente crescita al volante di una vettura senza dubbio impegnativa, ma un elogio particolare anche a Farris, rientrato a testa alta nel panorama della salita. Due i piazzamenti importanti a livello di gruppo: il secondo nella E2-SS ancora per merito di Marino e il terzo nella Racing Start Plus di Paolo Biccheri, che con la sua Renault Clio Cup è stato il dominatore fra le aspirate. Se poi andiamo a vedere le classi di cilindrata, si registrano ben sei primi posti: quelli dei fratelli Manni (eccezionale Damiano nella 2000 della E2-SS con la F3 Mygale M09, bene Lodovico nella 2000 della Produzione di Serie con la Renault Clio Williams) e quelli di Farris nella 2500 della E2-SC, di Biccheri nella 2.0, di Vincenzo Ottaviani su Citroen Saxo nella 1600 del gruppo N, al termine di una sfida a colpi di centesimi con Rocco Errichetti e di Omar Fiorucci, che nella oltre 3000 della E1 Italia (la stessa classe di Sbrollini) si è imposto con la sua Seat Leon facendo registrare tempi di tutto riguardo. Secondi piazzamenti ancora per Angelo Marino nella 3000 della E2-SS e per Filippo Ferretti su Radical Sr4 nella 1400 della E2-SC e terzi posti sia per il rientrante Luca Bazzucchi con la Formula Renault nella 2000 della E2-SS, sia per Alessandro Alcidi con l’Osella Pa 21 Jrb nella 1000 della E2-SC. “Siamo stati a nostro modo profeti in patria – ha commentato il presidente Tiziano Brunetti – realizzando un quasi “cappotto” e, a condizioni normali, avremmo potuto persino concorrere all’assoluto con Michele Fattorini e al primato in E1 Italia con Marco Sbrollini. Nell’edizione con ben 18 nostri piloti al via la domenica, abbiamo vinto la coppa per scuderie, non dimenticando che siamo gli unici eugubini ad aver raggiunto questo traguardo nella storia del trofeo “Luigi Fagioli” e che, per giunta, ci siamo riusciti tre volte. Mettiamoci poi i piazzamenti assoluti, con due portacolori fra primi dieci e l’eccezionale bilancio a livello di classi di cilindrata”. E i giovani della Speed Motor? “Meritano un plauso particolare: Angelo Marino sta compiendo passi da gigante alla guida della Lola, Damiano Manni ha primeggiato fra i formula 2000, Filippo Ferretti ha soli 21 anni ma è già affermato con la sua Radical, Vincenzo Ottaviani ha il piglio del veterano e Alessandro Alcidi è un altro “manico” di indubbia qualità. Mi ha fatto un immenso piacere il fatto che sia stato lui ad aggiudicarsi il primo memorial intitolato a Mauro Rampini: se lo merita. Ed è stata così una scuderia di Gubbio a far suo un trofeo dedicato a una compianta figura del posto: un riconoscimento che ci gratifica molto. A proposito di giovani, non dimentichiamo Michele Fattorini: pur correndo da diverso tempo, ha ancora solo 28 anni”. Due parole sui veterani e sugli eugubini, che si sono fatti onore. “Sì, tutti i piloti hanno rappresentato al meglio il nostro team, offrendo l’immagine di ciò che siamo: un gruppo affiatato che ha sempre voglia di crescere. E bravi anche ai concittadini Paolo Biccheri, Omar Fiorucci e Luca Bazzucchi: grazie a loro, la città di Gubbio ha recitato la sua parte anche sul piano agonistico. Bella e avvincente la sfida in casa Urbani, con Riccardo che ha preceduto il padre, Gianni: peccato che con le loro Mini Cooper siano arrivati soltanto alle soglie del podio in Racing Start. Questa edizione del trofeo “Luigi Fagioli” rimarrà senza dubbio fra i nostri ricordi più belli”.