48ª Alpe del Nevegàl: colorate cento pile di pneumatici
Allestire al meglio una competizione di grande richiamo e spessore come la 48ª Alpe del Nevegàl comporta un impegno costante e certosino da parte degli organizzatori e dei collaboratori volontari, benemeriti, ma mai troppo numerosi, soprattutto quando è tempo di lasciar da parte le chiacchere e muovere le mani per dar corso a fatti concreti. Ne sa qualcosa il baldo gruppetto di appassionati, composto da Ennio Dal Pont, Mauro Lucchet, Loris Dal Farra, Paolo Da Rech e Giancarlo Bogo che ha trascorso la domenica a riverniciare di fresco, con i colori della bandiera italiana, una cinquantina di pile di pneumatici che serviranno per allestire il tracciato di gara.
Come si conviene ad un bravo condottiero, non hanno disdegnato di portare il proprio apporto anche il presidente di Tre Cime Promotor asd che, in tenuta da lavoro e con il pennello in mano, ha svolto con precisione l’inedito ruolo di “presidente-operaio”. “Siamo a buon punto – ha commentato Achille Selvestrel – ma questo lavoro sarà ultimato quanto avremo ricolorato almeno un centinaio di pile di pneumatici. Colgo l’occasione per ringraziare indistintamente tutti i collaboratori, oltre alla mia squadra anche i volontari che ci supportano con passione”.
Domani, intanto, il tracciato di gara di 5.500 metri che dal rettifilo di Caleipo si inerpica all’Alpe in Fiore sarà oggetto del sopralluogo di collaudo convocato da Veneto Strade Spa, Ente gestore della strada provinciale 31, arteria che all’epoca delle primissime edizioni della cronoscalata, negli anni ’50, era ancora parzialmente sterrata.
Sotto questo aspetto la storia della corsa, conosciuta un tempo come Belluno-Nevegàl, rappresenta una interessante testimonianza di come si sia evoluto, nel corso degli anni, lo sport dell’automobilismo, ma anche la società e le infrastrutture che lo circondano.