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Zardo in “pole” alla 44ª Cronoscalata della Castellana

Domenica 11 settembre alle 9.30 il via della tappa umbra del TIVM a Orvieto. Nelle prove ufficiali di sabato il veloce pilota veneto detta il passo su Lola-Zytek ma il padrone di casa Fattorini è in scia (a 8 decimi) sull'Osella-Honda. Grandi sfide si annunciano in ogni categoria, fra le storiche ok Bonucci, Stefano Peroni e Vezzosi
L’Ufficio Stampa 10 Settembre 2016

Orvieto (TR) – Dopo lo show delle prove ufficiali, a Orvieto domenica 11 settembre alle 9.30 si riaccende il semaforo verde per la prima delle due salite di gara della 44^ Cronoscalata della Castellana, organizzata dall’asd La Castellana con il patrocinio del Comune di Orvieto e dell’Automobile Club Terni. Al temine di gara-1 e del relativo parco chiuso, riallineamento e successivo start di gara-2 del round umbro del Trofeo Italiano Velocità Montagna nord e sud. Nel pomeriggio la cerimonia di premiazione al centro polifunzionale Fanello a Ciconia. Già folto il pubblico che ha assiepato la zona paddock e le tribune naturali dei 6190 metri del tecnico tracciato dalle porte della città a Colonnetta di Prodo durante il sabato delle prove ufficiali, che hanno permesso ai 123 concorrenti verificati di prendere confidenza con auto e percorso.

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Di elevato livello è lo spettacolo atteso in gara vista l’anteprima super vissuta nelle ricognizioni, dove all’esordio alla Castellana il veloce pilota veneto Denny Zardo ha dettato il passo sulla Lola Evo Zytek di F3000 ma subito in scia (a 8 decimi) si è posto il padrone di casa e vincitore della scorsa edizione Michele Fattorini sull’ultima evoluzione dell’Osella Pa2000 Honda. Lavoro intenso per regolare al meglio la sua monoposto di gruppo E2Ss per Zardo. Il già campione italiano ed europeo ha riscontrato un po’ di sottosterzo dopo le modifiche apportate al posteriore, che facilitano la trazione ma appunto rendono meno preciso in inserimento l’anteriore della Lola Evo, e ha comunque migliorato notevolmente fra una manche e l’altra. Fattorini ha invece ultimato in extremis l’assemblaggio del suo prototipo biposto di gruppo E2Sc rimasto in panne domenica scorsa al Trofeo Vallecamonica e nelle prove ha affinato il setup anche in contatto telefonico diretto con l’ingegner Enzo Osella. Restano aperte ad altri rampanti pretendenti le sfide per il podio assoluto del’edizione del cinquantenario 1966- 2016 della Castellana. Con ancora diverse carte da giocare si schiereranno al via l’esperto pistoiese Franco Cinelli su un’altra Lola Evo ma motorizzata Judd e il trentino Adolfo Bottura, che sull’Osella Fa30 Zytek va a caccia di un risultato di prestigio per confermare il positivo stato di forma. Alta è l’attenzione per l’under 25 campano Michele Esosito, all’esordio assoluto a Orvieto ma già ficcante e candidato da top-5 al volante dell’agile Radical Sr4 Suzuki di classe 1600. Stessa classe ma nel gruppo dei prototipi CN per Giuseppe Vacca, altro giovane in evidenza nelle ricognizioni. Per il successo di categoria il sardo dell’Osella Pa21/J dovrà però ben guardarsi dagli attacchi delle Pa21 motorizzate Honda 2000 condotte dal ravennate Franco Manzoni e dal calabrese Sandro Greco, all’esordio a Orvieto e il cui fratello Emanuele cercherà invece di scalare la classifica in E2Sc. Ruolo di outsider per Giovanni Rampini, debuttante assoluto in una cronoscalata. L’under eugubino, figlio di Mauro (che è al via su una Fa30), ha esordito su un’Osella Pa21 Evo gestita dal Team Faggioli seguito direttamente proprio dal pluricampione toscano Simone Faggioli, presente al sabato nel paddock orvietano. Rampini jr. è stato autore di un innocuo testacoda nella prima salita della carriera per “un classico sovrasterzo di potenza – ha dichiarato – ; ma l’auto è perfetta e mi sono subito trovato a mio agio”, come confermano i buoni riscontri ottenuti poi nella seconda ricognizione. “Scendendo” dai prototipi, nel gruppo E1-E2Sh, con le vetture Silhouette più elaborate, ha ritrovato familiarità con il percorso umbro dopo diverse stagioni di assenza il pesarese Marco Sbrollini. L’abituale frequentatore delle salite tricolori ha “rodato” l’ammirata Lancia Delta Evo ed è pronto alla sfida in gara, anche se il suo rivale più accreditato, Carmine Tancredi, ha dovuto fermare la sua aggressiva Bmw-Cosworth arancione durante la seconda prova dopo aver riscontrato problemi di temperatura già nella prima. Nella categoria comunque in evidenza l’Alfa Romeo 155 ex DTM del senese Franco Perini e soprattutto la Renault New Clio di classe 2000 dell’orvietano Daniele Pelorosso, mentre si prevedono scintille in classe 1600 dopo che il trio formato da i marchigiani Valerio Lappani (Peugeot 106) e Maurizio Contardi (Honda Civic) e dall’abruzzese Silvano Stipani (Peugeot 106) ha confermato le attese già nelle ricognizioni. In gruppo A si è fermato l’orvietano Leonardo Spaccino su Subaru Impreza Sti dopo il miglior crono nella manche della mattina, invece in gruppo N nonostante qualche noia elettronica Cristiano Rossi sfrutta bene la potenza dell’altra Impreza iscritta. In Racing Start e in RS Plus si annuncia una rincorsa alle Renault Clio rispettivamente del pescarese Roberto Chiavaroli e dell’aquilano Serafino Ghizzoni (Renault Clio Cup). Tutte positive le prestazioni delle “lady” umbre in gara, con in evidenza sulle Mini Cooper Paola Pascucci e Deborah Broccolini. Nelle prove delle auto storiche spiccano subito i riferimenti delle Osella di Uberto Bonucci, vincitore nel 2015, e Stefano Peroni, con subito a seguire la Bmw 2002 Schnitzer di Massimo Vezzosi, sempre applaudito dal pubblico di casa.