Cronoscalate 58ª Coppa Selva di Fasano  

Vittoria n. 9 per il toscano alla 58. Coppa Selva di Fasano

Vittoria e nuovo record per Simone Faggioli alla Fasano-Selva, davanti a Domenico Scola e Giovanni Sacco. Spettacolo sulle curve della Selva, per il caloroso pubblico di Fasano.
Ufficio Stampa by Press.net 14 Giugno 2015

Fasano – La Selva consegna a Simone Faggioli il nono alloro. Favorito quanto si vuole, ma guadagnarsi il successo è sempre un’impresa ardua. É questa la sintesi del weekend di gara che ha vissuto a Fasano il fiorentino Simone Faggioli, per riuscire a guidare la sua Norma M20 FC alla vittoria della 58. Coppa Selva di Fasano, nono successo complessivo per il toscano nella cronoscalata pugliese. Faggioli ha anche ritoccato il record assoluto del percorso, portando il cronometraggio sui 5600 metri del tracciato a 2’05”58, quasi un decimo più rapido del limite precedente, da lui stesso detenuto dal 2012 in 2’05”67. “Il maggior problema che ho incontrato? Quello di non aver corso in questa gara nelle scorse due edizioni” – Ha poi spiegato il campione toscano – “Il percorso della Fasano-Selva è talmente tecnico e particolare da richiedere una comprensione assoluta di ogni sua piega. Serve una guida senza la minima indecisione, che migliora con l’esperienza ma che bisogna recuperare quando capita restare assenti. Amo questa gara, così come ammiro quanto l’organizzazione riesce a fare per tenerla sempre al centro dell’interesse.”

La festa del podio. Sul podio della 5. tappa del Campionato Italiano della Montagna Faggioli non ha mancato di complimentarsi con il ventiquattrenne cosentino Domenico Scola (Osella PA 2000), autore di un meritato secondo posto. “Il confronto con la motorizzazione di Faggioli non mi lasciava grandi possibilità” – ha dichiarato il calabrese – “Quindi mi sono concentrato a migliorare la mia precedente prestazione e ci sono riuscito.
Anche questo è motivo di soddisfazione.” Molto contento è stato anche il fasanese Giovanni Sacco, terzo assoluto su Osella FA30: “A 33 anni, dopo sette stagioni di assenza dall’automobilismo, nemmeno speravo in un risultato così importante. La vettura che mi ha fornito il team Faggioli è molto impegnativa ma anche stimolante. Affrontare questo impegno con grande passione è stato doppiamente necessario e il risultato ottenuto è certamente appagante.”

Piloti al successo. Accattivanti le monoposto presenti, tra le quali il migliore è stato l’egubino Andrea Picchi, su Lola-Dome, davanti al catanese Samuele Cassibba, al volante di una Tatuus-Honda. Ammiratissima è stata la Lancia Delta Evoluzione del bolognese Fulvio Giuliani, primo in Gruppo E1 davanti alla BMW 320i del laziale Maurizio Iacoangeli. Ugualmente ammirata è stata la Ferrari 550 GT1 del napoletano Piero Nappi, vincitore in Gruppo E2S. Altra grande attrazione sono state le star dello spettacolo, invitate a scendere in gara al volante delle Volkswagen Lupo Cup messe a loro disposizione dall’organizzazione. In questa speciale classifica ha vinto il popolare Uccio De Santis, davanti al consigliere regionale Fabiano Amati e all’attore Alex Belli.

Alto gradimento. Come promesso, il pubblico è stato ancora una volta degno di una manifestazione di levatura Tricolore. Le qualità degli appassionati fasanesi ci sono tutte: anche stavolta, la macchia multicolore dei fans del Motorsport ha “colorato” ogni metro di percorso ma è bene evidenziare, insieme alla numerosità, anche la qualità di un pubblico davvero speciale, che una volta di più ha tranquillizzato gli organizzatori della Egnathia Corse, con un comportamento impeccabile. Bene ha fatto Laura De Mola, a nome dell’organizzazione fasanese, a rilevarlo: “Le esortazioni prima della gara a non occupare le zone vietate al pubblico non sono mancate, come atto doveroso da parte nostra” – ha precisato la instancabile Presidente della A.S. Egnathia. – “Ma il nostro pubblico dimostra di essere sempre dalla parte di questa manifestazione, come la storia di questa gara insegna. Le misure di sicurezza che vengono adottate restano sempre d’alto livello, a maggior ragione se unite alla collaborazione degli spettatori. Entriamo da questo momento nel 70. anno dalla nascita della Fasano Selva e anche questo è un modo per celebrare un così importante anniversario.”