Cronoscalate 7ª Cronoscalata Storica dello Spino  

Pezzani e Peroni in evidenza nelle prove dello Spino

PROVE UFFICIALI ALLO SPINO: IN EVIDENZA NELLE DUE MANCHE DELLA STORICA LA LUCCHINI DI ANDREA PEZZANI E L’OSELLA DI STEFANO PERONI. PROBLEMI PER UBERTO BONUCCI, CHE SPERA DI ESSERE AL VIA. OLTRE 160 IN TOTALE I CONCORRENTI, CON FEDERICO LIBER FAVORITO FRA LE MODERNE
Pro Spino Team 14 Maggio 2016

PIEVE SANTO STEFANO – Sono Andrea Pezzani e Stefano Peroni a dividersi la ribalta nella prove ufficiali della 7° cronoscalata storica dello Spino, terza prova del Campionato Italiano di Velocità in Salita per Auto Storiche (Civsa) 2016 valevole anche per il Trofeo Abarth Classiche e per il Trofeo Toscano di Velocità in Montagna. Sono infatti loro gli autori delle migliori interpretazioni di manche su un tracciato di 6 chilometri della strada 208 che nel corso della salita iniziale è stato leggermente penalizzato dalla pioggia caduta di prima mattina (ma cessata subito dopo le prime partenze) e l’esordiente Pezzani, al volante della Lucchini 3.0 Sn che fu a suo tempo del compianto campione Fabio Danti, si è presentato con un rimarchevole 3’38”19, più basso di circa 5” rispetto a quello della Chevron B19 di Tiberio Nocentini, leader del I Raggruppamento. È invece terminato quasi subito alla prima fontina il sabato del favorito Uberto Bonucci, costretto al ritiro per problemi alla sua Osella Pa 9/90 e non partito nella seconda manche: “Ho sentito il motore che andava a tre cilindri – ha affermato il pilota senese – e ora vediamo se c’è la possibilità di risolvere l’inconveniente, che credo sia da attribuire alla bobina. Sonò però fiducioso e quindi penso di essere domani mattina al via”. L’esito della gara nel IV Raggruppamento dipenderà quindi anche dalla partecipazione o meno di Bonucci, mentre Pezzani ha ricavato un’ottima impressione sullo Spino: “Davvero un bel tracciato, veloce e impegnativo – ha dichiarato il 39enne conduttore di Cusano Milanino – e se i tempi della prima manche hanno tutti risentito del fondo stradale bagnato, nella seconda c’è chi ha voluto osare di più e chi di meno. E visto che dal bivio di Caprese in su l’asfalto era ancora umido, non mi sono fidato: ho preferito quindi non forzare, anche perché ancora debbo prendere confidenza con la vettura”. Nella seconda manche, disputatasi con il sole finalmente ricomparso, è stato il fiorentino Stefano Peroni su Osella Pa 8/10 (III Raggruppamento) a stare davanti a tutti in 3’04”27, ma è alquanto probabile che in gara i più veloci – tempo permettendo – scenderanno sotto i 3 minuti. “Sono molto soddisfatto di come è andata – ha commentato Peroni – nonostante l’umido nella parte finale. Certamente, se domani Bonucci dovesse farcela a partire, sarebbe più dura per noi avversari”. Per ciò che riguarda gli altri raggruppamenti, Antonio Angiolani su March 783 F3 ha prenotato l’assoluto fra le “monoposto” formula, mentre fra le “classiche” del quarto il fedelissimo Roberto Brenti – alla partecipazione numero 35 allo Spino – ha intenzione di cogliere la 20esima affermazione di classe. Battaglia aperta nel III Raggruppamento, dietro i prototipi, fra la Porsche 911 Sc di Giuseppe Gallusi, la Fiat X 1/9 di Gennaro Ventriglia e l’Alfa Romeo Gt di Francesco Corallo. Rimarchevole anche il tempo del beniamino di casa Ennio Bragagni su Fiat Giannini 650 Np silhouette. Nel II Raggruppamento, l’unico privo di vetture sport prototipi, la sfida è fra i due portacolori della Bologna Squadra Corse, Giuliano Palmieri su De Tomaso Pantera e Ildebrando Motti su Porsche Carrera Rs, ma attenzione anche all’altra Carrera di Vincenzo Rossi della Scuderia Etruria. Fra le “turismo” del I Raggruppamento, Franco Betti su Bmw 2002 è riuscito a precedere la Jaguar E-type di Vittorio Mandelli; comunque sia, anche in questo caso tutto si gioca nei due test domenicali, al termine dei quali si andrà per somma di tempi. Un paio di incidenti nel corso delle prove, che hanno entrambi coinvolto Fiat Giannini 650 Np: nella prima manche, Osvaldo Fiorucci è uscito al bivio di Caprese; nella seconda, Tommaso Riccioni si è capottato nel tratto misto che precede Fontandrone. Fra le vetture moderne, è il veronese Federico Liber a candidarsi per la firma sull’albo d’oro della 44esima edizione di sempre della Pieve Santo Stefano-Passo dello Spino: la sua Formula Gloria C8 Evo ha fermato il cronometro a 2’53”40 nella seconda manche di prova, staccando nettamente la Lucchini Bmw del veterano fiorentino Giuliano Peroni e le altre Formula Gloria di Alessandro Tinaburri e Paolo Fulgoni. Tutti i 166 verificati (35 fra le auto moderne e 131 fra le storiche in lizza per il campionato) hanno preso il via in almeno una delle due salite di prova e – salvo sorprese – 164 sono i concorrenti ammessi: la Pro Spino Team ha di che rallegrarsi. Il raggruppamento più numeroso, con 55 partenti, è il II, seguito dal III con 32, dal I con 22, dal IV con 14 e dal V (monoposto) con 8. Fra le curiosità, ben 5 le donne al via e la 19enne Camilla Bisceglia di San Giustino Umbro affronta la sua prima cronoscalata con una Peugeot 106 Rallye nel gruppo N delle moderne. Passerella di apertura affidata all’ex campione Arturo Merzario, che ha ripercorso lo Spino a bordo di una Fiat 500 a distanza di 39 anni; era avvenuto nel 1977, in occasione del Giro d’Italia e il suo commento è stato lapidario: “Un tracciato bellissimo!”. Adesso, tutti pronti per la festa della domenica, con chiusura del percorso alle 8.30 perché vi sarà un ricco anteprima: le derapate del “Riccio Drift Show”, la parata di apertura “Un giorno allo Spino con vetture di interesse sportivo o storico, le auto da collezione della scuderia “Clemente Biondetti” di Firenze e i ciclisti de “L’Intrepida” di Anghiari con bici e abbigliamento d’epoca. Poi, alle 10.00, si accenderà il semaforo e a inaugurare la serie delle partenze sarà un pievano doc con la Honda Civic: Mario Andreini, 72 anni portati con spirito giovanile e tanta voglia di misurarsi ancora sui tornanti di casa”.