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La Pro Spino Team ricorda Ettore Bogani

DOPO DOMENICO SCOLA, LO SPINO PERDE UN ALTRO DEI SUOI PROTAGONISTI DEL PASSATO: IL FIORENTINO ETTORE BOGANI, VINCITORE DELL’EDIZIONE 1978, CHE SI E’ SPENTO A 72 ANNI
Ufficio Stampa Pro-Spino Team 1 Marzo 2016

A distanza di soli 4 giorni dalla morte di Domenico Scola, l’automobilismo in salita piange un altro
campione della vecchia generazione. Se n’è andato per sempre domenica 28 febbraio Ettore Bogani, fiorentino doc e altro fedelissimo dello Spino. Aveva 72 anni e da tempo le sue condizioni di salute erano penalizzate dalla malattia. Anche Bogani, su Chevron 2000, ha apposto una firma nell’albo d’oro dello Spino, quella dell’edizione 1978, disputata sul percorso lungo di 12 chilometri e mezzo e vinta con il tempo di 5’49” netti, quando ancora scendere sotto i 6 minuti era un’impresa ragguardevole. Ma già quattro anni prima, nel 1974, Bogani era riuscito a mettersi in grande evidenza alla guida dell’Alfa Romeo Gta, conquistando un quarto posto assoluto dietro tre vetture sport. Bogani Spino 1983Aveva esordito a Pieve Santo Stefano nel 1967, sempre su Alfa Romeo Gta, per poi totalizzare 15 partecipazioni, delle quali 10 consecutive dal 1974 al 1983; all’assoluto del ’78 e all’exploit del ’74 aveva aggiunto le vittorie nella classe 1600 del gruppo 4 nel ’71 e ovviamente nel ’74 con l’Alfa, poi nella classe 1600 del gruppo 6 su Osella (1976) e nella Sport Nazionale (1987) al volante del prototipo di sua costruzione, appunto la Bogani, che in genere montava motori Alfa Romeo. Sono una ventina i telai da lui realizzati, che lo avevano reso famoso nell’ambiente sia come pilota che come costruttore. Impegnato in un periodo nel quale a dominare la scena era Mauro Nesti e con Gianni Varese e Domenico Scola che erano i principali rivali, Bogani era stato comunque capace di ritagliarsi i suoi spicchi di gloria, come sta a dimostrare il primo posto allo Spino, dove altre volte si era piazzato fra i primi 5. La Pro-Spino Team ricorda la figura e il valore di uno dei piloti che si è guadagnato con merito il posto nella storia di questa cronoscalata, esaltandola sempre con la sua presenza al via e si stringe attorno alla famiglia Bogani in questo doloroso momento.