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Il progetto ideato da Rachele Somaschini ha raccolto più di 50mila Euro dalla sua creazione

Devoluti alla Fondazione Ricerca Fibrosi Cistica Onlus, ed è pronto a rilanciare per il 2018.
Press Office 25 Gennaio 2018

#CorrerePerUnRespiro. Non solo un hashtag, ma una grande sfida, quella lanciata da Rachele Somaschini, pilota 23enne milanese affetta da fibrosi cistica, per sostenere la ricerca, sensibilizzando sulla malattia più comune tra le malattie genetiche gravi nei paddock dei maggiori autodromi italiani, in quelli delle cronoscalate e dei rally. Una sfida che ha riscosso un grande successo grazie alla perseveranza della giovane pilota di Cusano Milanino, testimonial della Fondazione Ricerca Fibrosi Cistica – Onlus e grazie ai volontari della Fondazione che hanno accompagnato Rachele su tutto il territorio italiano. Una sfida che continua ed, anzi, rilancia per il 2018 con la volontà di superarsi.

“Se c’è una parola da utilizzare in questi momenti, è sicuramente: Grazie. – ha dichiarato Rachele Somaschini – Grazie ai volontari che non hanno mai fatto mancare il loro apporto, aiutandomi nell’organizzazione e nella gestione della raccolta, grazie alla mia famiglia che si occupa di tutti gli aspetti organizzativi, ma soprattutto grazie a chi ha voluto informarsi, donando qualcosa per sostenere la ricerca. Abbiamo contribuito con un piccolo tassello a quello che potrebbe essere il momento più atteso dai malati di fibrosi cistica, ma la strada da fare è ancora lunga ed è per questo che nel 2018 ci sarà ancora di più da fare, confidando nella grande generosità degli amanti del motorsport e non solo”.

Dalla sua ideazione all’inizio del 2016 il progetto #CorrerePerUnRespiro, nato da un’idea di Rachele Somaschini per unire la sua passione per i motori al bisogno di sensibilizzare ed informare sull’importanza della ricerca, ha raggiunto la straordinaria cifra di 50mila Euro di donazioni raccolte, che hanno permesso di finanziare parte del progetto FFC #09/2015 ed in particolar modo di contribuire a Task Force for Cystic Fibrosis, progetto strategico della durata di tre anni e mezzo (marzo 2014 – agosto 2017) che aveva l’obiettivo di scoprire un composto o una combinazione di composti candidati a diventare farmaci per il trattamento del difetto di base nei malati di fibrosi cistica con mutazione F508del, la più diffusa, che interessa circa il 70% dei malati.

Progetto che ha raggiunto il suo obiettivo identificando alcuni composti ad elevata potenza, in grado di correggere in vitro il difetto molecolare, tali composti, rivendicati in due domande di brevetto, hanno mostrato sinora caratteristiche chimiche, di profilo farmacologico e di sicurezza tali da poter essere candidati a diventare farmaci da sperimentare nell’uomo. Per arrivare agli studi clinici occorre però passare attraverso un’ulteriore fase di ricerca, detta Sviluppo Preclinico.

TFCF-Fase Preclinica avrà la durata di circa un anno e mezzo, a partire dai primi mesi del 2018. Sarà preceduto e assistito da uno Studio di Supporto (TFCF Extension) condotto presso l’Istituto Italiano Tecnologie (IIT) e l’Istituto G. Gaslini di Genova, con lo scopo di preparare e testare in vitro composti di riserva, modificando eventualmente quello in studio preclinico, e proponendo anche combinazioni di farmaci (correttore più potenziatore). L’obiettivo finale è quello di arrivare nel 2019 a uno studio clinico in malati impiegando la combinazione di farmaci (correttore più potenziatore) risultata più efficace e più sicura.

Il costo complessivo, che si aggira sui 2 milioni di euro, lanciando sin d’ora la sfida per una nuova raccolta di fondi necessari per l’avvio ed il completamento del progetto, in cui sono riposte le speranze di tanti pazienti e famiglie. Una sfida che Rachele ha subito raccolto e che la vedrà impegnata, nel 2018, attraverso l’iniziativa #CorrerePerUnRespiro.