Driver

Epilogo di stagione per Silvia Simoni con un quarto posto assoluto

CHE E’ ANCHE SECONDO DI CLASSE “A” E PRIMO DI FORMULA 4 – NELLA GARA DEL TROFEO FORMULA LIBERA ALL’AUTODROMO DI MAGIONE
Claudio Roselli 14 Novembre 2019

Silvia Simoni, la 18enne portacolori romana della Speed Motor, ha concluso la stagione agonistica 2019 domenica 10 novembre scorso all’Autodromo dell’Umbria “Mario Umberto Borzacchini” di Magione, piazzandosi al quarto posto assoluto nella gara del trofeo Formula Libera, che vedeva al via anche alcuni “driver” della scuola piloti Henry Morrogh. Per la Simoni, al volante di una Tatuus 1400 turbo, anche il secondo posto nella classe A dietro la Mygale Formula Bmw di Diego Brozzi e il primo in Formula 4, al termine di 25 intensi minuti che l’avevano vista partire con il sesto tempo di qualificazione. “Era da un anno che non guidavo una vettura formula e non giravo a Magione – ha commentato una soddisfatta Simoni – per cui dovevo riprendere dimestichezza, ma il sabato, con la pista bagnata e le gomme slick, non è stato possibile farlo durante le prove libere e allora il mio primo vero turno di prove è stato quello della qualifica: sesto tempo e primo della Formula 4. La gara è stata divertente, anche perché sono un’amante delle auto con le ruote scoperte. La tappa di Magione è stata l’ultima dell’anno per me, in attesa di programmare il 2020”. Che anno è stato il 2019? “Senza dubbio travagliato, a causa in particolare del mio stato fisico, che a volte mi ha penalizzato più di altri fattori. L’incidente capitato in primavera sul circuito di Franciacorta continua ancora a lasciare qualche strascico, ma sono sulla strada del completo recupero. L’esperienza con il Mini Challenge nella categoria “Lite” mi ha portato un bel secondo posto a Vallelunga e il settimo piazzamento finale in classifica con 27 punti, ma – al di là dei risultati e delle varie vicissitudini – è stato un anno molto formativo, che mi ha permesso di conoscere piste per me nuove, come quelle di Monza, Imola e del Mugello, cioè le più prestigiose del panorama italiano. Mi è mancata soltanto quella di Misano Adriatico, dove non ho potuto gareggiare poiché ero convalescente dalla botta rimediata in Franciacorta”.