Altro

“Comunico…ergo sum”!!

riflessioni su sport e comunicazione
Max Lo Verde 22 Settembre 2006

Brutta abitudine quella di restare alzato fino a tardi a navigare in rete…ma con i ritmi che affrontiamo ogni giorno è rilassante, come scrivevo in un’altra riflessione, lasciarsi trascinare dalle correnti del web. Internet segue i ritmi di questa società frenetica, anticipa, scopre, informa. Agli appassionati di questo sport ha aperto orizzonti impensabili, di ricerca e comunicazione. Dieci anni fa i possessori di auto storiche ad esempio, dovevano affidarsi a veri e propri guru a cui bisognava rivolgersi per tutto, dalla manutenzione ai ricambi.
Oggi con un click arriviamo dall’altra parte del mondo e troviamo di tutto. Anche la comunicazione è stata completamente rinnovata, rivoluzionata. Gli appassionati delle corse su strada, assolutamente snobbate da sempre dai quotidiani sportivi, non avevano alternative ai settimanali specializzati che però, seguendo discutibili strategie commerciali, da qualche anno si sono interamente votati alla Formula uno. Ora, con tutto il rispetto per Schumacher e company, chi è roso da questo tarlo, da questa passione, non poteva certo accontentarsi dei trafiletti pubblicati 15 giorni dopo le manifestazioni, per cui internet, che ha nel dinamismo, nell’immediatezza della notizia la sua forza principale, ha mostrato subito delle enormi potenzialità che gli amici di Cronoscalate.it, che ospitano queste mie “riflessioni”, stanno sfruttando sempre più. Il numero degli accessi giornalieri o il movimento generato dai forum ne sono la prova. Le dirette via web sono seguitissime ed appassionanti, ed aprono nuovi orizzonti per la promozione della specialità. E qui arrivo al nocciolo della mia..”riflessione”. A fronte di organizzazioni moderne, dinamiche, al passo con i tempi, che hanno compreso l’importanza della comunicazione in genere e di quella web in particolare, non posso non sottolineare l’atteggiamento statico di altri sodalizi, che magari organizzano gare importanti e storiche. Le differenze sono sotto gli occhi di tutti. Per citare qualche esempio positivo, a Gubbio, oltre ad una sala stampa attrezzatissima, c’era un info point che stampava e distribuiva copie delle classifiche per chiunque e soprattutto già settimane prima si parlava della gara. O meglio ancora la recente Marone Zone, che, alla prima edizione e nonostante il maltempo, ha avuto un pubblico di tutto rispetto proprio perché è stata curata la comunicazione fin nei dettagli. Al contrario, recentemente abbiamo avuto esempi di gare che, nella migliore delle ipotesi, affidano le notizie e la comunicazione in genere al quotidiano locale. Per il resto.. deprimente! Impossibile avere un elenco degli iscritti da pubblicare, ed una copia dei tempi a fine gara, con una recalcitrante fotocopiatrice che non gradisce il super lavoro. Siti ufficiali non aggiornati dall’anno precedente. Potrei continuare, ma chi legge queste righe sa bene di cosa sto parlando, visto che magari ha appena finito di fare un lungo quanto inutile giro nel web per cercare notizie ed anticipazioni sulla gara di domenica…Un atteggiamento quasi presuntuoso, come se le gare non avessero bisogno di alcuna promozione. E dire che proprio qui in Sicilia, uno che la sapeva lunga, tal Vincenzo Florio, ideatore dell’omonima “Targa”, la corsa più antica del mondo, soleva sottolineare l’importanza dei giornalisti, senza i quali, diceva, la manifestazione è come se non esistesse. Nell’edizione del 1908 sorprese tutta la stampa facendo trovare una sala attrezzata con diversi telegrafi. Un po’ come oggi si mettono a disposizione linee adsl per la trasmissione dei servizi. Grande Florio! Una lezione che alcuni dovrebbero ripassare. Le cronoscalate vivono fortunatamente un momento di crescita, ma anche chi organizza deve evolversi. Chi si sforza di dare quante più notizie possibili lo fa solo nel suo interesse…In fondo, parafrasando Cartesio, è un po’ come diceva Florio…: “Comunico, ergo sum…”
Alla prossima